Urla al vuoto, quando la consapevolezza di non essere ascoltati diventa forte, e non puoi fare altro che prenderne atto…
Urla al vuoto, urla che nessuno vuole ascoltare.
Non so bene se sia capitato anche a voi, ma spesso ci ritroviamo a vivere la sensazione di urlare al vuoto: le nostre parole, le necessità che urliamo al mondo, sembrano urla gettate verso il vuoto, verso il nulla, che la gente non recepisce o preferisce non sentire, come se avesse un enorme paio di cuffie alle orecchie o dei più banali tappi utili per non sentire nulla. In fondo, per certa gente è più comodo e facile non sentire nulla e voltarsi dall’altra parte, piuttosto che rendersi conto dei bisogni degli altri, della loro sofferenza, delle loro esigenze, delle loro parole. È una sensazione davvero brutta, che ti mette di fronte alla consapevolezza della solitudine: ti ritrovi a renderti conto che nessuno ascolterà alle tue parole se non te stesso, che le tue necessità ed i tuoi bisogni, potrai portarli avanti solo e soltanto tu, perché nessuno se ne farà carico, e, se lo farà, lo farà come un favore da rinfacciarti per il resto dei tuoi giorni. La verità è che rendersi conto di tutto questo fa male, ed è un dolore che nessuno dovrebbe mai sentire: eppure, uno dei mali invisibili della nostra società è, da fin troppo tempo, la solitudine, quel dolore inverecondo che sa distruggerti ma che molti lasciano passare in sordina, perché, alla fine, per molte persone la sofferenza è solo quella che vedi, quella tangibile. Se non è visibile, vuol dire che non stai soffrendo, magari mentre tu, al contrario di quello che molta gente pensa, ti senti esplodere dentro, e avresti voglia di urlare, ma la consapevolezza del non essere ascoltati e recepiti è più forte anche dell’azione di verbalizzare la propria sofferenza. Alla fine, ti rendi conto che le tue parole andrebbero via al vento, resterebbero stupidamente inascoltate mentre il tuo dolore continuerebbe a farti compagnia dentro di te: qualcuno ti ripeterà che devi essere forte, che devi trovare la forza di reagire e di rialzarti, ma pochissima gente sarà in grado di comprenderti davvero. Alla fine, essere compreso è la sola cosa di cui avresti bisogno. Ma quando nessuno riesce a capirti, a conti fatti, e tutto inutile.
E le tue urla se ne vanno verso il vuoto.