Una crepa dentro, un dolore così profondo e radicato che non passa, che non va via, che non riesce a smettere di far sentire la sua presenza…
Una crepa dentro: un silenzioso punto di dolore…
A volte, è come si sentisse una crepa dentro: è come se qualcosa si crepasse, si lesionasse in qualche punto che non riesci bene a comprendere: cerchi di capire, cerchi di andare avanti, vivi la vita, vivi il tempo, le giornate, fai cose, incontri gente, parli, indossi quella maschera sociale che il mondo pretende di affibbiarti addosso, ma poi? Poi arriva la sera, e dopo la sera arriva la notte: c’è tanto buio intorno, c’è tanto di quel silenzio, tante di quelle cose che andrebbero dette, fatte, ma non c’è tempo, non c’è forza, e ci sei soltanto tu, a cercare di capire il senso di quella crepa che ti porti dentro, di quello strano senso di niente, di vuoto, di incompletezza interiore che ti porti addosso come un peso che nessuno vede, ma che senti, senti davvero, anche se gli altri non possono capire…
E così non fai altro che andare avanti, cammini sulla tua strada, ma quel peso aumenta, e ti piega sotto i colpi dell’ansia, della paura per il domani, di quello che manca, di quella stabilità che non sai neppure cosa sia, e sono dolori che gli altri non vedono, che gli altri neppure sanno che esistono su di te, perché, semplicemente, non li vedono, ma tu sai che esistono, tu sai che ci sono, tu sai che sono reali, veri, perché li senti addosso, tutti, fino all’ultimo, e sai bene quanto male posano fare davvero. Quella crepa dentro c’è, e non puoi certo fare finta che non ci sia. C’è, e fa male, e puoi cercare di accettare che ci sia, che devi portarla dentro di te, ma è quando resti solo che fa più male, perché tutto il peso di ogni dolore ritorna, ed è come una cicatrice che non guarisce mai.
Il male subito non va mai via. Puoi solo cercare di accettarlo, ma il dolore resta.