Un pugno in mezzo al petto: una sensazione così terribile anche solo da descrivere, anche solo da immaginare, anche solo da comprendere.
Un pugno in mezzo al petto: l’angoscia di un vuoto troppo grande.
Ci sono dei momenti in cui senti addosso tutta l’ansia e la sofferenza accumulata in tanti mesi, e ti arriva tutta insieme, come un pugno in mezzo al petto…
Di colpo, anche se sai di aver fatto tanto e di stare ancora facendo tanto, ti senti arrivare addosso tutto il male, tutta la sofferenza, tutto il dolore, e mille pensieri ti attanagliano, mille paure, mille ricordi, e vorresti piangere, e vorresti correre verso un punto preciso della città e urlare tutto il dolore che hai dentro, mentre le giornate sfioriscono una dopo l’altra, in mezzo ad un tempo statico e vuoto… L’angoscia di un vuoto troppo difficile da superare, a volte, ti prende e ti distrugge, ti mastica senza pietà, ti frantuma come una macina, e quando non riesci più ad alzarti, ancora una volta quel dolore sembra volerti distruggere, ricordandoti di essere soltanto una persona, soltanto un essere umano con il cuore troppo grande per non sentire tutto quel dolore che cerchi di superare, che cerchi di fronteggiare. Però, la vita non la pensa come te, e quel maledetto carico di angoscia lo senti addosso, lo senti in pieno, lo senti come se fosse su di te, e puoi riconoscerne ogni singolo centimetro, ogni singola sfaccettatura: quel pugno nello stomaco sembra volerti trapassare da una parte all’altra, e quel dolore diventa insostenibile in certi frangenti. Ti distrugge lo stress e i ricordi sembrano martelli che picchiano in testa senza sosta, e voltarti dall’altra parte, talvolta, sembra proprio non servire a niente: il dolore non passa, e, in certi istanti, il peso di tutta la sofferenza accumulata lungo mesi e mesi di dolore ti travolge come una slavina, e non ha nessuna pietà di te.
Vorrei soltanto trovare pace in mezzo a questo dolore che non passa, e vorrei smetterla di combattere, vorrei smetterla di portarmi addosso l’armatura che mi sono costruito per cercare di non soffrire, ma in certi momenti, quell’armatura sembra non riuscire a difendermi dal dolore che mi porto dentro. E mi sento indifeso e nudo di fronte a tutta quella sofferenza…