Tutto m’avete strappato: tutto avete distrutto senza mai pensare al niente che avreste lasciato nella vita di un’altra persona.
Tutto m’avete strappato; non avete lasciato più niente.
Mi avete strappato via tutto, mi avete tolto tutto, le speranze, i sogni, i progetti, la stabilità. Mi avete tolto tutto per via della vostra cattiveria, per via dei vostri dannati, stupidi, scrupoli che non avete mai avuto, e avete strappato ogni mio progetto, quelle speranze che coltivavo, quella gioia di tornare, al mattino, a guardare le cose da una nuova ottica, da una prospettiva diversa.
Avete strappato via ogni parte di me, avete preso tutto quello che potevate prendere, avete distrutto ogni frammento, ogni pezzo di gioia che potevo avere, ogni sogno che coltivavo con tanta accuratezza, con tanta gioia.
E voi, questo ne avete fatto. Cenere, una stupida poltiglia di cui non è rimasto altro che il vostro ghigno in fondo, il vostro ridere della distruzione che mi avete lasciato dentro e alle spalle, come macerie fumanti di un terremoto che avete scatenato voi, con la vostra stupida infamia, con la vostra cattiveria nascosta, insita, profonda e mirata solo a fare del male gratuito, solo a ferire, solo a distruggere una persona che, a conti fatti, non ha mai chiesto altro che coltivare sogni, amori, speranze, futuro, vita, quotidianità.
Adesso che non avete lasciato più niente, adesso che avete preso tutto quello che potevate prendere, che avete razziato ogni parte di sogno, ogni parte di speranza, di futuro, di sentimento, di vita, di progetti, di gioie, di pensieri, adesso che non vi restano che le ossa, adesso che ridete come ridono le iene, adesso che diventate il peggior parassita che esista, che cosa ne resta di voi? Che cosa ne resta di me? Che cosa resta di tutto quello che volevo coltivare e mi avete distrutto senza nemmeno pensarci?
Avete strappato via la qualsiasi, avete razziato ogni cosa che potevate prendere. E vi ammiro. Vi ammiro perché, nonostante ciò che avete fatto, non vi vergognate neppure un poco di quanto siate schifosamente indegni.