Tutto deve cambiare, nulla cambia: le cose rimangono sempre le stesse, rimangono sempre ferme li e tu non sai che cosa fare. Ed è triste ed angosciante…
Tutto deve cambiare, nulla cambia. Ed è una cosa che fa davvero male…
Tutto deve cambiare e nulla cambia: quante volte ci siamo ritrovati dentro una simile situazione? Quante volte abbiamo provato una sensazione simile, in cui non sai nemmeno cosa provi, cosa senti, cosa vorresti e cosa hai? Credo tantissime volte. E’ una sensazione strana, oserei dire quasi fuori dagli schemi comuni, quasi “immonda” per certi versi: sembra quasi che tu sia dentro questo vortice fatto di cose che non capisci, di cose che non riesci neppure a comprendere, ad immaginare, ad osservare, a capire, a vedere, e sei dentro a sensazioni così strane ed assurde che non sai se vale la pena ridere, piangere, comprendere, capire, osservare, restare in disparte, incazzarsi, reagire. Semplicemente non lo sai, non lo capisci, non lo riesci materialmente a comprendere. Niente.
E allora che si fa? Si resta dentro questo vortice fatto di dolore e si cerca di capire, si cerca di aspettare, si cerca di comprendere, di osservare, di guardarci intorno e capire cosa vogliamo, cosa desideriamo davvero… Ma una soluzione, stranamente, sembra sempre troppo lontana, sembra sempre infinitamente lontana da quella che è la speranza che coltiviamo, da quella che è la vita che desideriamo, che vorremmo. Tutto sembra sempre troppo lontano da noi, e non si capisce mai il perché.
Tutto dovrebbe cambiare, nulla cambia mai davvero, e tutto il resto rimane indietro a guardare, verso un futuro che non si vede, verso un tempo che è difficile da concepire e pensare, da immaginare e creare: così, ti ritrovi a fare i conti soprattutto e principalmente con te stesso, ad immaginare, a guardare, a ripensare ancora una volta… …Ma quel dolore e quel silenzio, dentro, difficilmente vanno via… E resta ancora il suono del vuoto e della paura, del dovercela fare da solo, del dover proseguire senza aiuto di nessuno: sei ancora in compagnia di te stesso, ed è la sola persona a cui puoi stringere la mano, perché quando una mano servirebbe davvero, non c’è mai nessuno che possa aiutarti.
E ancora una volta, cammini nel buio della notte. Cercando luce dove luce, in fondo, forse neppure c’è.