Stai con chi ti apprezza: spesso ce ne dimentichiamo dandolo per scontato, ma è davvero importante per noi e il nostro benessere!
Stai con chi ti apprezza: non dimenticare mai quanto sia importante!
Qualche giorno fa, ho scoperto la meraviglia di una nuova amica che non sapevo di avere: si tratta di una collega che, con la sua simpatia, ma, soprattutto la sua sorprendente preparazione, ha saputo colpirmi particolarmente: in fondo, la sintonia è assolutamente fondamentale in determinati ambiti e circostanze, soprattutto quando si parla di lavoro. Al netto, come dicevo, della simpatia e della “leggerezza” (inteso assolutamente non in senso negativo, ci mancherebbe!) con cui le ore di lavoro passano, c’è una frase che mi ha particolarmente colpito. Questa ragazza mi ha detto: “io resto soprattutto laddove ci sono persone che hanno davvero dei contenuti”. Questa frase mi ha fatto molto riflettere, principalmente perché mi ha fatto capire quanto sia importante restare laddove ci sono persone che ti apprezzano e ti valorizzano, laddove esiste gente che apprezza ciò che fai e sai fare e non lo da per scontato, e non lo priva di quel fondamentale significato profondo che è così importante per sentirsi davvero rispettati! Certo, tutti, nella vita, abbiamo sperimentato l’impossibilità di essere valorizzati realmente, specialmente quando ti trovi di fronte a situazioni obbligate in cui sei costretto a fare “buon viso a cattivo gioco”, e non si contano le volte in cui siamo, ad esempio, costretti a restare in luoghi di lavoro che non ci stimolano, che non ci apprezzano e non ci rispettano per come meritiamo, ma, purtroppo, dinamiche più grandi di noi ci obbligano a fare sacrifici sopportando situazioni veramente difficili: tuttavia, al netto – come ho appena detto – di tutte quelle situazioni che non possiamo cambiare a causa di conseguenze che sarebbero troppo grandi da gestire, restare laddove siamo realmente valorizzati, laddove siamo realmente premiati laddove siamo davvero apprezzati è importante e fondamentale per stare bene con noi stessi.
E, utopisticamente, credo debba quasi essere un “diritto riconosciuto”. Ma forse, sto soltanto sognando un po’ troppo!