Sovrascrivere il dolore con l’esperienza di ogni giorno, fidandosi solo dei propri istinti e del proprio, necessario, bisogno di ripartire e ricominciare!
Sovrascrivere il dolore con l’esperienza di ogni giorno, mentre il tempo corre con la sua routine quotidiana che non risparmia nessun silenzio, nessun frangente, nessun ricordo: eppure, puoi ancora andare oltre quello che è stato, puoi ancora cercare di superare gli scogli che ti sei imposto, i limiti che la tua mente ha cercato di impartirti, e puoi farlo soltanto fidandoti dell’esperienza di ogni giorno, del tempo che continuerai a vivere e che proseguirai, ancora, ad osservare un passo per volta, anche in quelle giornate nere, in cui nemmeno tu sai cosa farai per arrivare alla fine, ma trovi comunque la forza di non arrenderti e tornartene nel tuo letto caldo!
Certo, chi non butterebbe tutto all’aria, quasi a voler dire ma chissenefrega di tutto e di tutti, ma non sarebbe un vero vivere, ma soltanto una fotocopia ingrigita della vita che avremmo voluto vivere, del tempo che avremmo voluto costruire, e che, a conti fatti, nessuno ci impedisce di vivere e costruire, tranne quei proverbiali limiti che talvolta decidiamo di auto imporci, come se qualcuno ci obbligasse, come se fosse realmente possibile che esiste un limite oltre il quale è vietato andare. Ma chi lo ha detto? Chi lo ha stabilito? Chi ha detto che debba esserci vietato andare oltre una certa “soglia psicologica”?
Sono sempre stato del parere che ognuno di noi può essere ciò che vuole essere senza nessuna difficoltà e senza nessun limite che gli altri possano anche solo lontanamente imporci: siamo noi gli autori della nostra storia, della nostra vita, del nostro tempo, ed è solamente in voi che vive la forza più importante per completarci degnamente, e diventare, finalmente, quel che abbiamo sempre voluto essere!