Scienza amica dell’ambiente: un gruppo di ricercatori ha, infatti, creato la “benzina del futuro” partendo dal lievito. I dettagli.
Scienza e futuro econosostenibile: si sa che una delle sfide più complicate, per i prossimi anni, sarà proprio quella di garantire un futuro maggiormente ecosostenibile e rispettoso dell’ambiente. Partendo proprio da quest’assunto, sono diversi i gruppi di ricerca che tentano di sostituire le attuali tecnologie inquinanti con equivalenti rispettose della natura e di chi la abita.
Ad esempio, quest’oggi parliamo di una recente scoperta del Massachusetts Institute of Technology, che, partendo da un particolare lievito, lo “Yarrowia lipolytica”, è riuscito a creare un carburante ad alta energia paragonabile, di fatto, al diesel: più nello specifico, le cellule del lievito sono state geneticamente modificate in maniera da trasformare gli zuccheri in grassi. Tale lievito modificato, se lo si desidera, si potrà, successivamente, utilizzare per rendere “rco friendly” anche i carburanti attuali!
La scoperta è stata possibile grazie alle particolari caratteristiche del lievito “Yarrowia lipolytica”, che, in maniera naturale, è in grado di produrre grandi quantità di lipidi. Partendo da quest’assunto, gli esperti hanno riprogrammato tali microrganismi al fine di aumentare notevolmente tale produzione di grassi.
Ecco il commento degli esperti:
Abbiamo riprogrammato il metabolismo di questi microrganismi per metterli in grado di produrre carburanti a rendimenti molto elevati. Abbiamo ottenuto circa il 75% del potenziale che può raggiungere questo lievito, e vi è un ulteriore 25% che sarà oggetto di successiva analisi. Il diesel è il combustibile più adatto a causa della sua elevata capacità energetica ed efficienza, ma finora è stato possibile ricavarlo solo da combustibili fossili.
Insomma: una grande occasione da sfruttare. Si tratta di un’importante opportunità di svolta in “ottica verde”, se così possiamo dire, anche per incentivare una mobilità meno inquinante e maggiormente rispettosa dell’ambiente, così da garantire un futuro più sereno alle generazioni che verranno, e a cui, di fatto, stiamo lasciando le chiavi dell’intero Pianeta!