Schiacciato dai pensieri, dentro quella forma di silenzio invisibile che quasi nessuno vede, ma che fa male. Tanto. E realmente. Anche se invisibile.
Schiacciato dai pensieri, in un silenzio invisibile che fa davvero male.
Essere schiacciati dai pensieri è una tra le tante forme di sofferenza invisibile… La gente, in fondo, non vede che stai soffrendo, che le paure e le ansie ti stanno letteralmente divorando, anche perché, in in genere, le persone sono abituate a compatire e comprendere soltanto coloro che hanno una sofferenza visibile, ma figurarsi se chi soffre silenziosamente, in maniera invisibile, possa mai essere compreso e capito da chi, in genere, non ha nemmeno un briciolo di empatia. Figurarsi riuscire a comprendere qualcuno che soffre nel silenzio!
Ma si sa: chi soffre davvero, secondo costoro, è chi tende pubblico e tangibile quel soffrire, quel distruggersi, e questa cosa fa ancora più rabbia pensando e riflettendo sul fatto che, di certo, soffrire non si basa su qualcosa che puoi toccare, su qualcosa che puoi vedere ed osservare! Il punto, però, è ben diverso: non tutti hanno il potere di comprendere la sofferenza silenziosa delle altre persone. Certa gente è così, forse limitata, per carattere, per scelta personale, per voglia di fare, per rabbia. È così, semplicemente. La trovi che compatisce questa o quella persona, ma magari ignora la sofferenza distruttiva della persona che hanno accanto a cinquanta centimetri di distanza!
Non lo so se è ipocrisia o nera ignoranza, o forse è solo carattere o propensione alla comprensione. Non lo so. Quello che so è che la gente dovrebbe cominciare ad essere meno ipocrita e più comprensiva… Ma chiedere qualcosa di simile alle persone è come chiedere che il proverbiale cammello entri dentro la cruna dell’ago! Non è nemmeno così difficile, ma nulla si può contro la sordità dell’anima, contro la cecità dell’ipocrisia e dell’egoismo. Battaglie che vedono tante parole volare via verso il vento, dove tutto cerca di cambiare, dove tutto cerca di essere differente, ma rimane sempre lo stesso.
Anzi, ogni giorno peggiore.