Quando ti passa la voglia… Quando ti viene voglia di lasciare perdere tutto, di lasciare andare via tutto e tutti: ad un certo punto, semplicemente, vai.
Quando ti passa la voglia, decisamente, non è mai bello…
Credo che esista un preciso istante nella vita in cui, molto semplicemente, ti passa la voglia. Ti passa la voglia di tutto: perdi la voglia di capire e di farti capire quando ti rendi conto che le tue parole se ne vanno via con il vento, tanto nessuno le ascolta… Perdi la voglia quando cerchi di far capire il tuo malessere, quando cerchi di far capire alle persone che non hai nessuna voglia di scherzare, di dover sempre spiegare quello che senti, di dover sempre ripetere le cose che vorresti, quelle che gradiresti davvero, quelle che realmente potrebbero aiutarti a fare la differenza. Ti stanchi, ti stanchi e basta. Ad un certo momento perdi ogni ragionevole speranza e voglia di far capire alla gente che sei stanco, che hai perso davvero la pazienza, davvero la voglia di spiegare sempre le stesse cose che la gente, di fatto, si ostina a non sentire e a non volere capire…
Di fondo, poi inizi a lasciare perdere tutto… Inizi a lasciare perdere anche la voglia di far capire come ti senti, ed appassisci… Appassisci come piante a cui nessuno da più acqua, e quando smetti di ricevere nutrimento dal tuo vivere, da chi ti sta intorno, dal tempo da vivere insieme, dalle parole che altri dovrebbero darti per farti stare bene, semplicemente ti spegni, progressivamente, come le candele che si vanno consumando… Accade così, e la gente non si rende conto del modo in cui si spegne chi hanno davanti, semplicemente perché sono troppo accecate e prese da se stesse, perché la sola cosa che conta davvero è come LORO si sentono, cosa LORO pensano, come LORO vedono le cose, il modo in cui LORO stanno male. Loro, loro, loro, solo e soltanto loro. E non va bene così. Non va affatto bene in questo modo. Non è questo il modo in cui la vita va affrontata, ne tantomeno è possibile vivere senza provare un minimo di umana empatia verso la sofferenza degli altri.
E ancora adesso, mi chiedo come certuni ci riescano con così tanta facilità…