Non resta niente tranne la consapevolezza del nulla, tranne la consapevolezza di quel triste vuoto in cui, purtroppo, non puoi più tornare indietro.
Non resta niente tranne la consapevolezza del nulla: resta solo la triste realtà da guardare in faccia.
Di tutto questo tempo perduto non è rimasto niente. Di tutte le parole, di tutti i progetti, di tutte quelle speranze e delle ore trascorse a parlarci, resta adesso l’amaro sapore del rimpianto, la consapevolezza che ha l’illusione, il vuoto che si distrugge in mezzo alla realtà che ti racconta quanto tempo se n’è andato via inutilmente, quanto tempo si è perduto così stupidamente, così inutilmente nel mezzo di questo vivere che non ti ha mai dato scampo, che non ti ha mai permesso di scegliere, perché qualcuno ha sempre scelto per te. Di questo tempo perduto non è rimasto nulla tranne che questo brutto senso di dolore, tranne che questa rabbia inespressa che non ha più la forza di esplodere: non è servito a niente sperare di non sprecare il tuo tempo migliore, sperare che non fosse già troppo tardi… Ad un certo punto, non puoi fare altro che avere la consapevolezza di quanto questo vuoto abbia potuto farti del male, cambiandoti e modificandoti irrimediabilmente, ma deturpando per sempre i tuoi sogni e le tue speranze, erodendo il tempo migliore che potevi vivere, quello in cui era davvero il momento di agire, in cui davvero era il momento di fare qualcosa, di muoversi, di rendere produttivi i propri progetti ed i propri sogni. Ed invece, sulla tua strada hai soltanto incontrato la gente sbagliata, quella che non ha fatto altro che sciupare il tuo tempo migliore, che distruggere in mille pezzi tutti i progetti e tutti i sogni che dovevi realizzare: adesso ti resta quella bruttissima sensazione di aver sprecato il meglio, di essere maledettamente in ritardo sulla tabella di marcia, rendendoti conto che, per certe cose, ormai non c’è più tempo. E vorresti anche avere la forza di urlare la tua rabbia, e vorresti anche avere la forza di far esplodere tutto quel dolore che senti dentro, quando ancora adesso vivi e subisci quell’abbandono che ti è costato la distruzione dei tuoi sogni, di quei progetti che avrebbero dovuto vivere ormai tanto tempo fa, ma che nessuno è stato in grado di aiutarti a realizzare, perché per certi viaggi, per certi sogni, bisogna essere in due, e restare soli, purtroppo, non soltanto non basta, ma non può esserti utile a coronare ciò che conta davvero, ciò in cui speravi veramente. E ora non puoi fare altro che essere consapevole di come non ci sia più tempo, perché il più bello se ne è già andato, e il tempo passato, ormai, non ti permette più di realizzare ciò che speravi. Specialmente se ancora adesso hai accanto persone che continuano a farti buttare tempo ed occasioni.
Resta solo una rabbia talmente tanto grande da non riuscire a verbalizzarsi. Resta solo una grande delusione e la triste consapevolezza di come, ormai, sia troppo tardi.