Non mi accontento più: pretendo lo stesso massimo che do!

Non mi accontento più Pretendo lo stesso massimo che do

Non mi accontento più: pretendo lo stesso massimo che do! Adesso sono stanco delle mezze misure: do il massimo e pretendo il massimo!

Non mi accontento più: pretendo lo stesso massimo che do! Le scuse, adesso, stanno a zero!

La mia vita mi ha portato – probabilmente dovrei dire “finalmente” – ad un punto tale per cui non mi accontento più: ho passato fin troppo tempo ad accontentarmi, a farmi sempre andare bene tutto, anche quelle cose che mi hanno fatto soffrire, ma che – vuoi per carattere, vuoi per il proverbiale “amore della pace” – ho sempre accettato con obbedienza e nel silenzio, talvolta anche soffrendo. Dal momento che – come è logico e normale che sia – mi sono reso conto che la gente è ingrata, e non è assolutamente in grado di apprezzare chi cerca sempre di mediare, chi cerca sempre di evitare stupide discussioni, chi cerca sempre la strada migliore per ottenere un riscontro di felicità, è giunto il momento in cui io non mi accontento più. Anzi: a dirla tutta, è arrivato il momento in cui pretendo lo stesso massimo che do alle persone. Io ho sempre dato il massimo: in amore, in amicizia, sul lavoro, ed in ogni ambito della vita. Per troppo tempo ho voluto evitare di portarmi appresso inutili e lunghissime discussioni quando mi rendevo conto di come non ci fosse reciprocità nel ricevere lo stesso massimo che davo alla gente, ma adesso mi sono rotto seriamente. Qualcuno cerca di intimidirmi ed irretirmi ricordandomi che “non posso permettermi di pretendere tutto questo dalle persone, non posso permettermi di ribadire questo concetto, perché il rischio che qualcuno si arrabbi, perché il rischio che qualcuno storica il naso, perché rischio bla bla bla bla”. Se la devo sinceramente dire tutta e con grande onestà, me ne sto ampiamente CATAFOTTENDO: a conti fatti, in fondo, non mi sembra proprio che le persone abbiano tutte queste tutele e delicatezza nei miei confronti. Tutti si sentono padroni di sentirsi superiori, di trattarmi come se fossi inferiore rispetto al mio interlocutore, e pretendono rispetto, puntualità, educazione… Strano, però, che quando sono io a pretendere la stessa educazione, la stessa puntualità, la stessa precisione, lo stesso rispetto, stranamente siano sempre pronti ad accampare scuse, quasi ribadendo che non ho il diritto di lamentarmi. Bene: quello è l’esatto momento in cui tolgo ogni tipo di freno. A me non interessa assolutamente niente: dammi il rispetto ed otterrai rispetto. Mancami di rispetto e non otterrai una sola virgola da me.

In fondo, le persone hanno sempre il diritto di non essere d’accordo. In quel caso, conoscono già la strada!

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