La vuotezza costante di questo tempo: un vuoto volontario, decretato da chi sceglie per due e non ha, davvero, nessuna pietà e nessuna empatia.
La vuotezza costante di questo tempo: dedicato a chi non sa neppure cosa significhi l’empatia.
In queste settimane ho affrontato un importante problema di salute che mi trascinavo da tempo: è un problema di salute per il quale sono stato deriso, schernito, mortificato anche da persone adulte. Oggi quel problema è stato quasi risolto, so io a quale costo di dolore, paura, lacrime e pazienza: queste parole si scagliano contro quella gente che è scappata via, quella gente che ripeteva che “non dovevo avere paura, perché loro ci sarebbero sempre stati e non mi avrebbero mai lasciato solo”…
…Eppure, nei miei momenti peggiori ero da solo, solo con me stesso, a dover affrontare grandi pericoli e situazioni tutt’altro che piacevoli. In barba a tante promesse completamente fasulle.
Nonostante tutto e tutti, nonostante grandissimi pericoli per me, io adesso sono qui, a dispetto vostro. E parlo a voi, povere persone che guardate con gli occhi e mai con il cuore. Parlo a voi, che avete fatto di me tutto ciò che desideravate. Eppure, io sono qua. Voi chissà dove. E va bene così. Di certo, so soltanto che ho affrontato da solo questo percorso, e di questo sono grato solo a me stesso.
Non lo sono affatto a voi. Voi che avete decretato il vuoto di questo mio tempo. Voi, mancanti di ogni forma di sentimento, che avete insufflato nella mia vita il senso di vuoto, il senso di mancanza, la maledetta sensazione di una parte di me strappata con violenza e forza. Si, voi. Voi che non avete fatto altro che scegliere il vostro egocentrismo senza vergogna, che non ha avuto nessun interesse verso il male che avete fatto agli altri. Voi, che vi sentite forti per aver scelto voi stessi, quando di forte non avete nemmeno i capelli che avete in testa! E parlo ancora a voi, che avete preso la via più vigliacca possibile, quella dell’abbandono: a voi vanno queste mie parole. A voi che avete deciso del mio tempo, del mio dolore, della mia tristezza. A voi che avete decretato una decisione per due persone, e non vi è importato assolutamente niente del dolore che avreste inferto a questa mia anima ed a questo mio cuore.
A voi che urlate tanto di esistere. Ma che, a conti fatti, siete solo un grandissimo spreco: potreste fare tanto, potreste valere tanto. E invece, preferite essere sterile apparenza.