L’ingiustizia è un peso troppo grande da ignorare: non ci si può certo voltare dall’altra parte pretendendo di fare finta di nulla!
L’ingiustizia è un peso troppo grande da ignorare: non si può stare zitti!
È davvero impossibile restare zitti di fronte alle ingiustizie: tante volte, ad esempio, ho trattato lo spinoso argomento delle persone raccomandate, ovvero di coloro che, pur non avendo nessuna esperienza o, di fatto, pur non sapendo fare assolutamente niente, non avendo nozioni tecniche o particolari riconoscimenti, ricoprono posizioni lavorative spesso molto interessanti, nella maggior parte dei casi con contratti a tempo indeterminato, a danno di persone che meriterebbero quei lavori molto di più di questi sporchi usurpatori. Ho preso ad esempio le persone raccomandate, esattamente per fare capire che è impossibile ed inaccettabile fare finta di nulla: è troppo facile sentirti dire “vabbè, non ci pensare! Quella persona è raccomandata, tu non hai nessuno che ti possa aiutare. Lascia perdere: è una battaglia persa!”, e magari pretendere pure di voltarsi dall’altra parte senza provare neanche un briciolo di giustissima rabbia. Certe ingiustizie rappresentano un peso troppo grande per essere ignorate, per fare finta di nulla: fa davvero rabbia pensare che una persona con venti, trenta, quaranta pagine di curriculum, meglio ancora se con una laurea e con anni di esperienza alle spalle, si ritrovi a dover fare la fame o a portare avanti i lavori estremamente umilianti e sottopagati (e vi assicuro che conosco fior fiore di laureati costretti a lavorare per niente, senza nessun rispetto e nessuna dignità!), mentre il raccomandato di turno ricopre una posizione lavorativa dall’alto del suo non saper fare assolutamente nulla. Tanto, bastano le giuste conoscenze… Magari quella del potente di turno! Non si può minimamente pensare di accettare una simile situazione facendo pure finta di niente: le ingiustizie fanno male, e, ancora di più, fa male rendersi conto di come la società sia sempre più ottusa, preferendo l’ennesimo raccomandato ad un povero Cristo impossibilitato a far sentire la propria voce e far conoscere le proprie qualità.
Tutto questo non è giusto. Tutto questo non è accettabile.