Io non sono mai stato importate per te, e me ne accorgo solo ora, adesso che è tardi, adesso che la sofferenza, io, l’ho sentita addosso in pieno…
Io non sono mai stato importate per te, e me ne accorgo solo ora… E non puoi capire quanto male fa…
Non sai quanto male faccia rendersi conto che, per te, non sono mai stato importante: ti amavo così tanto da non renderti conto quanto io, per te, non valessi niente, e fossi solamente un riempitivo, una sorta di traguardo solo ed esclusivamente necessario ad alimentare il tuo ego, a farti sentire importante, a farti sentire realizzata… Ma soltanto ora mi sono reso conto che non ci hai mai, davvero, messo il cuore…
Oggi qualcuno mi ha detto che “si è sempre visto che, tra i due, io ero quello più preso”, e questo mi fa pensare, mi fa riflettere sul come tu sia riuscita a manipolare l’amore vero che avevo per te, ed ancora adesso mi domando come si possa riuscire a non avere nessuna remora nel fare del male a qualcuno sapendo che lo stiamo ferendo, sapendo quello che ha passato nel suo vivere, sapendo che le sue ferite sono vivide e fragili, e non possiamo permetterci di riaprirle! Credo che un simile ragionamento sia appannaggio soltanto di chi, un cuore, ce l’ha veramente, ma nessuno potrà mai pensarla così quando chi hai di fronte ti considera un oggetto, un mero giocattolo, un passatempo da usare solo per aumentare il proprio egoismo, il proprio egocentrismo: una sorta di schiavetto a tuo servizio che non ha diritto nemmeno di proteggersi e difendersi dal dolore.
Quel dolore che proprio tu mi hai scagliato addosso, umiliandomi, e preferendo ignorare la realtà credendo ad uno stupido lavaggio del cervello piuttosto che a chi avevi di fronte: è la riprova più palese che quando hai davanti una persona che ti ama davvero, una persona che ti reputa veramente importante, per nessun motivo al mondo essa rinuncerà a te o darà retta alle malelingue invidiose, viscide serpi che hanno sempre cercato di remare contro il nostro rapporto, distruggendolo e festeggiando per esserci riuscite! E se questa cosa è accaduta, purtroppo, è anche colpa tua: tua che non hai mai detto NO. Tu che non mi hai mai difeso, perché per te ero solo uno stupido oggetto inanimato e senza valore. Tu, che hai tentato in mille modi di manipolarmi e farmi sentire in colpa ripetendomi che io “non sapevo amare”, che “amavo l’amore”, tu che non conosci il valore di niente, nemmeno di un cuore che ti è stato donato. Solamente adesso mi rendo conto di aver perso mesi e mesi della mia vita appresso a chi non sa vedere altro che se stessa, appresso a chi non sa apprezzare l’amore perché l’amore non sa nemmeno cosa sia, perché non sa nemmeno cosa significa amare davvero.
E credo non esista cosa più meschina e vergognosa, al mondo, di approfittare della bontà e del cuore di chi ti ama davvero: non esiste meschinità più grande. Non esiste dolore più grande, come non esiste sordo peggiore di chi si ostina a non voler sentire.