Il tempo è la chiave di quel che non comprendiamo, perché ci rende saggi, perché ci da modo di capire cosa desideriamo e cosa abbiamo perso!
Il tempo è la chiave di quel che non comprendiamo, perché ci fa riflettere, ci permette di guardarci dentro, di comprenderci, di capire chi siamo e cosa abbiamo desiderato davvero, di capire se abbiamo sbagliato, perché e a cosa abbiamo deciso di rinunciare, e magari, certe volte, ci permette di rivalutare storie, persone, amicizie, situazioni e guardare la realtà con un occhio critico, con un occhio diverso rispetto a quanto, magari, non si sia fatto fino a quel determinato istante!
Certo, non a tutti il tempo insegna qualcosa, o comunque: il tempo insegna qualcosa a tutti, ma non tutti ne percepiscono l’importanza e la lezione, e questo rappresenta decisamente una grande occasione mancata, fatta di pezzi, di frangenti, che potevano, forse, essere migliori, di occasioni che abbiamo perso per essere persone migliori, per migliorare noi stessi ed il modo di porci con la consuetudine della vita. Ecco perché dovremmo porci come fine principale del nostro tempo proprio il bisogno di cambiare le cose, di renderle diverse, di metterci in discussione così come di mettere in discussione qualsiasi cosa abbiamo vissuto, qualsiasi cosa abbia potuto sfiorare la nostra attenzione e generato, in qualche modo, in qualsiasi modo, anche una sola decisione, una sola conclusione che ci abbia portato a capire e crearci un’idea. Ma dobbiamo essere forti abbastanza anche di mettere in discussione quell’idea, quel frangente, quel momento!
Lo dobbiamo, sopratutto, a noi stessi, al bisogno di cambiare, al bisogno di diventare persone migliori e di darci una sana opportunità di cambiamento: se manca il presupposto fondamentale del voler cambiare le cose, è inutile pensare a tutto il resto. Deve partire da noi, come un desiderio di vera rivalsa e rinascita!