Il mio “Amore Kintsugi”, pronto a vivere, cucire, ricucire, ma MAI pronto a distruggere. Perché mai l’ho fatto e mai lo farò. Ora e per sempre.
Il mio “Amore Kintsugi”, perché amo esattamente così.
Con il tempo, il dolore e l’esperienza, mi rendo conto che il mio stile d’amare è quello del KINTSUGI: io uso SEMPRE fili d’oro per ricucire le piccole e grandi crepe della relazione. E sapete perché? PERCHE CI TENGO, perché per me, se ti dico che TI AMO, sto prendendo UN IMPEGNO ad amarti per il resto del tempo che resta. Non sono qui a perdere tempo o a farne perdere: sono qui, con te, a pensare al nostro futuro, alla nostra vita, ai nostri progetti insieme.
Mi dispiace per chi non soltanto non applica questo principio, ma non sprecherebbe fili d’oro in nome dell’amore: per me amore è impegno, amare è fedeltà e principio. Io mi vanto e sempre mi vanterò di non aver MAI ucciso nessun tipo di relazione, MAI. Perché amo in maniera estremamente selettiva, ma se ti dico che ti amo, significa che ti amo veramente! Se ti dico che TI AMO, significa che ho voglia di costruire il mio futuro insieme a te, e ti dono il mio cuore tra le tue mani: che gusto ci provi, tu, a frantumarmi il cuore sotto i piedi? Che gusto ci provi, tu, a distruggere le promesse, a farmi del male conoscendo il mio passato e tutto il male che ho vissuto e che gli altri mi hanno fatto?
Ma soprattutto, non riuscirò mai a capire perché criticate tanto chi mi ha fatto male nel mio passato se poi fate la stessa cosa ed anche peggio: non avrò mai risposta, ma so per certo che quando c’è un problema lo affronto subito. Io ero qui, sono qui, sarò qui. Dove mi avete perso, mi ritroverete, e so che è così perché non ho niente da dover nascondere, niente da dover occultare, niente da dover scappare via. Io, rinomatamente, non blocco nessuna persona, non rimuovo, non faccio niente. Siete voi che avete sempre avuto questa mania della fuga, questa mania del fuggire via senza dare spiegazioni, ma, soprattutto, SENZA CONFRONTO, senza coraggio di guardarsi dritto negli occhi: è un vero peccato, perché certe volte basta pochissimo per rendersi conto dei propri errori, e magari, tra le lacrime, dire “se l’avessi fatto prima, se l’avessi detto prima, ci saremmo risparmiati tutto questo dolore…”
Ma ripeto: io sono qui. Questa è la sofferenza di chi AMA DAVVERO, di chi ha un cuore così puro e trasparente da soffrire per chi se ne va e frantuma con violenza quel cuore di vetro, trasparente. Ma non sono mai fuggito, non me ne sono mai andato. Perché le mie ragioni sono forti, e quando so cosa provo, quando so come sono andate le cose e quello che ho sofferto, non posso scappare… Lo stesso non si può dire per chi, invece, lo fa: non devo certo arrivare io a dimostrare il senso della fuga.
Ognuno agisce secondo coscienza, ma si sa: prima, bisogna averne una!