Ho smesso di limitarmi per imparare a rispettarmi, perché ad un certo punto della vita è giusto imparare a fare i conti con noi stessi!
Ho smesso di limitarmi per imparare a rispettarmi: ad un certo punto della vita, è anche giusto così!
Mi rendo conto di essere cambiato e molto: ne sono consapevole e non mi tiro indietro, specialmente perché mi rendo conto che, ad un certo momento della propria vita, devi cambiare per difenderti, devi cambiare perché hai la totale consapevolezza che così non va, che non puoi andare avanti facendoti pestare deliberatamente da tutto e da tutti. Non va, e sei tu ad avere la responsabilità di cambiare per difenderti e per difendere il bene ed il rispetto che meriti e che hai sempre dato a tutti. Il fatto è che cambiando, deliberatamente, inizi a chiuderti in te stesso, e hai sempre meno voglia di parole e sempre più voglia di fatti concreti, e non ti va di perdere stupidamente il tuo tempo andare spiegazioni, a cercare di fare capire qualcosa a chi di sì rifiuta di comprendere, di capire che soffri, che provi una sofferenza interiore e silenziosa, pesante, che andrebbe distrutta, eviscerata. Alla fine, capisci che è tempo sprecato cercare di chiedere presenza a persone assenti, di elemosinare la vicinanza di qualcuno che sta bene per i fattacci suoi, cercare di fare capire che é frustrante non ottenere mai gratitudine, precisione, rispetto, quando sei il primo a fare sacrifici e soffrire senza ottenere mai niente. La gente non capisce e preferisce non capire perché è più semplice fare finta di nulla che avere le palle di cambiare quello che non va. Ma è tutto tempo perso, specialmente quando hai a che fare con gente che se ne frega anche solo di capire, anche solo di cambiare se stessi.
E perdere tempo con questa gente, di fatto, è soltanto uno spreco. Di tempo, di speranze, di risorse. Uno spreco e basta.