Crocerossino delle vite altrui? Anche no! Sinceramente mi sono anche stancato di fare da “apripista” al cambiamento di altra gente: anche basta!
Crocerossino delle vite altrui? Anche no! Ad un certo momento, la pazienza raggiunge il limite!
E’ la terza volta che riscrivo questo pensiero, perché non riesco a trovare le giuste parole per esprimere il concetto che ho in mente da moltissimo tempo, forse anni, addirittura: il punto è che fare il crocerossino delle vite altrui non fa per me!
Eppure, sempre più spesso noto persone – parlo in generale, più o meno! – che sembrano voler dimostrare cambiamenti enormi, evidenti, paradossali, ben diversi rispetto al cammino intrapreso insieme, e ben diverso rispetto a ciò che erano lungo un pezzo di vita trascorso insieme. Tutto questo, sinceramente, sa molto di presa in giro: a parte che i cambiamenti veri sono quelli che si dimostrano, altrimenti sono belle parole e tanto fumo negli occhi ma sostanza tutta da dimostrare, tendo a credere poco a chi ostenta, parla, cerca sempre di far vedere che ha cambiamento radicalmente la propria vita nel giro di pochissime settimane o mesi. Aldilà del fatto che cambiamenti così radicali sono una sorta di “boomerang” in chi li mette in atto, in quanto – sempre ammesso che siano veri – dimostrano un totale disinteresse messo in atto in quei pezzi di vita insieme (detto in soldoni: hai sempre remato contro il cambiamento e la crescita personale che avrebbe potuto salvare un rapporto e poi, d’improvviso, non appena il rapporto finisce ti si scatena questo enorme, gigantesco, fantastico bisogno e voglia di cambiare tutto quello che non hai cambiato in una vita? Suvvia…), penso che il vero cambiamento sia quello che avviene in una forma concreta, in una forma che davvero rende diversa una persona!
Personalmente, mi è capitato di mettere in atto cambiamenti radicali e in poco tempo, è vero, ma l’ho fatto con la totale consapevolezza di apparire incoerente, e, per questo motivo, dimostrando coerentemente e fattivamente che ciò che avevo deciso di cambiare partiva da una reale voglia di mettere in atto qualcosa di diverso: se, però, ti ritrovi davanti ad una persona che si è sempre crogiolata nel suo essere in quel determinato modo, che ha sempre ripetuto “io sono così e vado bene così!”, e che, d’improvviso mette in atto una sorta di “scatto d’orgoglio” – perché credo che di questo si tratti! – è chiaro che due domande te le fai, specialmente se quella persona che non ha mai voluto cambiare se stessa, poteva fare la reale differenza in un rapporto se soltanto avesse avuto quello “scatto d’orgoglio” molto prima. E se ti rendessi conto che sarebbe bastato mettere in atto molto prima quel cambiamento per salvare il cuore e per evitarsi dolore e sofferenza? E per quale motivo, allora, questa cosa non è accaduta molto tempo prima? E per quale motivo, allora, non si è voluto mettere in atto quel cambiamento tanto sbandierato quando poteva salvare un rapporto?
Ecco che qui scattano delle consapevolezze e delle conseguenze logiche. E’ una questione di raziocinio: se questa cosa non è accaduta, la risposta è solo e soltanto una: sei stato dato per scontato, o, peggio ancora, non sei stato ritenuto talmente tanto importante (sia tu che il tuo amore, beninteso!) da mettere in atto quegli sforzi tanto sciorinati e tanto ostentati che, se fossero stati messi in atto solo un pochettino prima, potevano fare la reale differenza nella totale distruzione della maggior parte delle problematiche presenti in quel determinato rapporto, visto e considerato il fatto che dipendevano, proprio, da quei comportamenti che tanto, adesso, si tiene a voler dimostrare di aver modificato!
Il cambiamento è sempre meraviglioso. Ma se è usato come arma della ripicca, non è soltanto vile. Ma è proprio ridicolo.