C’è crisi, bisogna ammetterlo.
I negozi del Corso Calatafimi si presentano semideserti, nonostante il periodo di "shopping", tipico delle feste natalizie: tra commesse annoiate al bancone, e negozianti appoggiati alle saracinesche, in attesa di un cliente, l’umore dei negozianti è davvero "sotto zero".
Si respira un’aria di vera "sfiducia" nei confronti della ripresa: sono pochi, infatti, i negozianti che "credono" nella ripresa. E a ben giudicare dal "vuoto" delle loro attività commerciali, forse, non hanno tutti i torti.
Bocche serrate da coloro che svolgono attività "in franchising": "non siamo autorizzati a rilasciare interviste, mi dispiace". E’ questa la risposta più frequente da parte dei responsabili delle grandi catene di moda o di accessori.
Altri, invece, non hanno proprio voglia ne di rispondere, ne di farsi riprendere.
"Sono in questo punto vendita da una settimana. Guardati intorno: ti sembra che gli affari vadano bene?": è questa la risposta di una commessa impiegata presso una nota catena di vendita accessori, presente in tutta Italia.
Effettivamente, c’è davvero ben poco da commentare: nonostante sia mezzogiorno, sembrano quasi le otto del mattino.
Non per tutti, però è così: sono pochi i fortunati che riescono a vedere qualche cliente all’intero del negozio. Per la maggior parte, si tratta di attività con prezzi maggiormente concorrenziali, che attirano di più rispetto a beni maggiormente "voluttuari", cui si può rinunciare facilmente, come gli stessi accessori moda.
Bene anche il settore telefonia: abbastanza colmi i punti vendita dei gestori di telefonia mobile, con vere e proprie "code" davanti ai negozi, in certe situazioni.
Insomma: nonostante i dati diano ragione a chi pensa che l’economia si sta, pian piano riprendendo, non sembra essere così guardando più da vicino la realtà raccontata dai negozianti, che non riescono a "risalire la china" nemmeno nel periodo festivo, da sempre caratterizzato dall’aumento dei consumi.
12 Commenti
ciao Daniele,hai perfettamente ragione…la crisi c’è già da un pò di tempo e sembra che nulla sia cambiato…fa tanta tristezza anche…
Ciao Danyyy !
Effettivamente fa un pò tristezza vedere i negozi vuoti e le commesse senza nulla da fare -_-“
A me non fa tristezza, fa paura.. perchè quei negozianti ed impiegati saranno i prossimi ad andare a casa e a non poter dare adeguato sostentamento a se stessi e alle loro famiglie… loro come tanti di noi.
La ripresa forse è arrivata per le banche e per le imprese che però si stanno ben guardando dal riassorbire certi tagli che avevano fatto, così intanto fanno cassa che non si sa mai di questi tempi e poi per sistemare i lavoratore e contratti c’è sempre tempo,no? poveri noi!!!
Direi che c’è proprio da stare tranquilli
“I dati” danno ragione a………..?”Quali” dati? A me pare che tu confonda “i dati”, quelli “veri”, con la propaganda fatta sulla pelle degli Italiani sempre più poveri!!!!!Sveglia!!!
Peccato che le cifre siano “oggettive” e non “propagandistiche”
Salve,sulla crisi viene detto di tutto,certo la speranza è sempre l’ ultima a morire,confido in una ripresa economica,ma parlo per esperienza personale,esistono anche persone che non riescono a rapportarsi con il problema perchè non vivono il problema,ho amici che hanno un posto fisso e non riescono a capire chi invece come me, o come il mio compagmo artigiano,per arrivare alla fine del mese dobbiamo fare miracoli.Trovarci veramente tutti uniti, con la stessa corrente di pensiero avvolte mi sempra un miraggio
saluti
Ciao Robinia e benvenuta al Bar Giomba: come sempre, chi la prova “sulla sua pelle” sono i commercianti, che in prima persona capiscono cosa vuol dire la crisi e le difficoltà !
Ciao Dany,è triste leggere la crisi che c’è a Palermo ma,
vedi, i politici che dicono che c’è ripresa in effetti non guardano il sud ma, il nord, in io vado nei centri commerciali e sono sempre pieni, tutti i giorni, in tutti i settori, pensa che la Domenica è impossibile parcheggiare con parcheggi anche con migliaia di posti,e i centri commerciali di quì sono grandi almeno 10 volte pù dei nostri, i carrelli sono ultrapieni e, le persone con le mani pieni di buste regalo, quindi la crisi al nord non c’è, è una amara verità. Ciao. Angela.
E penso che la cosa debba realmente far riflettere !
Saluti
volevo chiedere,attraverso questo commento,il mio blog non non funziona,dove vive Angela e dove ha visto così tanta gente che compera,qui c’è tanta gente nei centri commerciali sopratutto giovani,è il loro ritrovo,che compera però c’è pochissima gente.
Aproposito di crisi,come mai c’è così tanta gente che va in montagna o al mare insomma viaggia,per viaggiare ci vogliono soldi,io non potrei proprio ma si vede che la maggior parte di quelli che piangono non è poi tanto vero che faticano ad arrivare alla fine del mese o no? ciao spero che il mio blog vada a posto al più presto Ida
Vacanze … “in economia” ?