Chi non urla è complice: le chiacchiere stanno a zero, come tutti i bei discorsi utili solo ad arrampicarsi sugli specchi. Occorre reagire!
Chi non urla è complice, ed è l’unico colpevole del suo non reagire!
Lo dico da sempre e continuerò a ripeterlo: chi non urla il proprio dissenso, chi non prende apertamente le distanze, chi non fa notare ciò che non va e se ne discosta, chi non prende una netta posizione, chi pretende di stare con due piedi in una scarpa, è, semplicemente, complice di quelle stesse situazioni. Non ci sono tanti giri di parole per esprimere il concetto: bisogna prendere le distanze da quello che non ci piace, e, soprattutto, bisogna sempre avere il coraggio di difendere le proprie opinioni, di difendere il rispetto verso noi stessi! È inutile restare lì ad arrampicarsi inutilmente sugli specchi: non deve minimamente esistere che una qualsiasi situazione che non ci piace debba passare sotto traccia solamente per essere politicamente corretti, o per il proverbiale “amore della pace”!
Attenzione a quello che decidiamo di accettare nonostante non ci piaccia: quando non reagiamo, quando non ne prendiamo le distanze, quando non esprimiamo apertamente il nostro dissenso, stiamo indicando agli altri il modo in cui sono autorizzati a comportarsi nei nostri confronti! E, alla fine, non puoi neppure dargli torto: se non sei tu per primo a prendere le distanze da quello che non reputi corretto nei tuoi confronti, se non sei tu per primo a difendere te stesso da quello che non ti piace, dai comportamenti scorretti, dalla maleducazione nei tuoi confronti, non puoi lamentarti se poi, gli altri, si comportano con te alla stessa maniera! Quando continuiamo ad essere politicamente corretti, miti, quando facciamo finta di niente per evitare ulteriori discussioni, stiamo autorizzando gli altri a metterci – letteralmente – i piedi sulla testa, ed ecco perché siamo noi coloro che devono fare la differenza nel tutelare l’educazione e il rispetto a cui abbiamo diritto! E se, dopo tutto questo, non decidi di urlare il tuo dissenso, non inizi ad avere il coraggio di difenderti, di difendere il rispetto che meriti, di difendere i tuoi pensieri, di difendere le tue necessità, non lamentarti se gli altri ti tratteranno “a pesci in faccia”.
Di fatto, lo hai voluto tu!