“Chi ha il pane non ha i denti”: una realtà e una frase detta tante, tantissime volte. Ma quantomai, una verità davvero importante!
“Chi ha il pane non ha i denti”: frase (ab)usata, ma quantomai reale!
Si, so che titolo più banale ed iperusato non può esistere, lo so, ma è la sola cosa che mi viene in mente ascoltando le vostre storie, i vostri racconti.
Il mio profilo Instagram è una fucina interminabile di spunti e di bella gente, ma bella davvero, che ha solo bisogno di parlare, di raccontare, di esternare il proprio dolore. Alla fine, tutti noi abbiamo solamente bisogno di essere ascoltati, ed io l’ho sempre fatto con enorme piacere, e finché Dio mi darà la forza e la lucidità continuerò a farlo, imperterrito e senza mai fermarmi. Vedete, sono sempre stato assolutamente convinto del fatto che il bene, prima o poi, torna sempre indietro, e non c’è niente da fare. É così e basta. Il bene fatto agli altri torna sempre, ma, in generale – quantomeno per il mio modo di agire – non faccio mai del bene aspettandomi qualcosa in cambio o aspettandomi che possa succedere qualcosa. No.
Io faccio del bene perché mi fa stare bene, mi fa sentire utile, completo, in pace con me stesso, felice di aver dato il massimo ed aver fatto la migliore buona azione che potessi, specialmente quando so che il mio ascolto, per quanto semplice sia, sta salvando una persona dal dolore, la sta aiutando a stare meglio e a vivere meglio! Ho ascoltato tante vostre storie e continuerò a farlo, e sempre, costantemente, la cosa di cui mi sono accorto è che, letteralmente, “chi ha i denti non ha il pane”. Persone bellissime dentro e fuori ridotte al niente da gente senza scrupoli, da narcisisti senza nessuna pietà ed empatia, da gente che non sa dove stia di casa il rispetto ma che non vede altro che se stessa. Solo e soltanto se stessa. Peeosne bellissime dentro e fuori rese aride e spente, come fiori senza più acqua, da persone senza scrupoli ma con la sabbia del deserto nel cuore.
Ascoltare le vostre storie mi fa bene. Restare tutto il tempo necessario ad ascoltare i vostri dolori, i vostri racconti, mi aiuta a capire e crescere, ed ecco perché sono io che dico sempre GRAZIE a voi, nonostante questa cosa vi faccia spesso stranire e non vi faccia capire perché sia io a ringraziare voi. Voi siete persone stupende, siete persone belle dentro e fuori, e meritate attenzione, e meritate ascolto. Lo meritate perché nessuno deve spegnere la luce che c’è in voi, e che vi rende così speciali! Voi non lo sapete, forse neppure lo immaginate, ma il bene che mi fate è immenso: mi aiutate a crescere e capire, mi aiutare ad osservare e pensare. Ma soprattutto, mi aiutate a capire meglio il mondo, rendendomi conto che penso sempre di aver visto e sentito il peggio.
E regolarmente mi sbaglio.