Avere il mondo contro, prima o poi, ti stanca, ed è anche giusto e normale che sia così: ad un certo momento, è meglio dire BASTA!
Avere il mondo contro, prima o poi, ti stanca. E ci sta.
Vivere sempre sulla difensiva, dover lottare giorno dopo giorno contro il mondo che ti ritrovi contro, contro tutte le difficoltà della gente, contro chi cerca di metterti i bastoni in mezzo alle ruote, contro chi non ti semplifica nulla ma, al contrario, rende tutto più difficile, contro i furbi che pensano di poter lucrare sul tuo sudore, contro il non essere compresi, il non essere capiti, contro la solitudine e le difficoltà di dover affrontare sempre tutto da soli, prima o poi, ti stanca. Ad un certo momento, ti rendi conto che non hai più voglia di combattere: le tue parole se ne vanno via e si perdono nel vento, probabilmente perché nessuno le ascolta, e ad un certo momento ti rendi conto che è inutile continuare a far sentire la tua voce quando gli altri non sanno che farsene delle tue parole. E così, ti stanchi: non hai più voglia di continuare a voler spiegare qualcosa, a sperare che qualcuno comprenda ciò che dici, a dover lottare per tutto e tutti, anche per ciò che ti spetta. Ad un certo momento, ti accorgi di non avere più voglia di tutto questo, e così fai spallucce e diventi indifferente. È come non provare più niente, non sentire più nulla: può crollarti il mondo addosso, può accadere di tutto, ma tu non senti nulla, e non hai più voglia di sentire nulla, di sentire stupide parole (che sono sempre le stesse…), sempre le solite scuse, sempre le stesse frasi ripetute all’infinito. Non hai più voglia, e ti rendi conto che è un tuo diritto stancarti, perdere la pazienza e smetterla di continuare a pensare che il dialogo possa sempre risolvere tutto: un dialogo è tale se le persone coinvolte sono due, ovvero una che parla è una che ascolta.
Se c’è solo una persona che parla e nessuno ascolta, di fatto, è solo una stupida perdita di tempo. E di tutto questo, non hai bisogno.