Asciugherò le mie lacrime e mi rialzerò ancora: per quanto difficile potrà essere, supererò tutto il male e il dolore che mi hai lasciato tu.
Asciugherò le mie lacrime e mi rialzerò ancora. So che non sarà semplice, ma non mi arrenderò.
Di tutto il male che mi hai fatto mi resta, adesso, la consapevolezza del bene sincero che mi hai dato e su cui hai sputato senza nessuna pietà, come fosse la cosa più inutile di questa terra.
Le lacrime che mi hai scagliato addosso, il dolore che mi hai lasciato, il male che mi hai inferto non è stato vano, perché ho avuto la vera consapevolezza di averti amato veramente, di avere sentimenti veri per te, che non hai saputo apprezzare, e per i quali non hai mai saputo renderti conto che, forse, ero la tua vera occasione, ero il tuo vero Dono mandato da qualcuno, in alto, molto in alto, che si era realmente reso conto che ero io ciò che poteva davvero essere per te, che poteva realmente essere quello che di buono ti sarebbe rimasto per sempre. Eppure, con il tuo abbandono ed il tuo aver sputato in faccia alla sorte e all’amore vero – che so per certo di avere avuto per te – mi hai dimostrato cosa davvero conta per te, cosa realmente è per te importante, e quelle cose sono soltanto cose eteree, superficiali, superflue, inutili, perché per te la realtà non conta, la concretezza non conta. Perché non hai mai saputo che fartene dei fatti veri e concreti.
Ho capito che ero io quello che avrebbe potuto lasciare la sua orma sul tuo cuore, che avrebbe potuto tenerti le mani per il resto del tempo, ma ho anche capito che non te ne sei mai resa conto, che non hai mai saputo apprezzarmi per tutto quel bene che ti ho dato: in qualche modo, mi piace pensare che quando incontriamo qualcuno, lasciamo dentro quella persona tracce indelebili ed incancellabili per il resto della vita, e forse saranno quelle consapevolezze, un giorno, a farti capire quello che hai fatto e a cosa hai rinunciato. In fondo, che posso aspettarmi da chi non si rende conto di avere il più prezioso bene ed il più prezioso dono accanto, e lo getta via come le foglie nel vento? Non posso aspettarmi niente da chi non sa che cos’è l’amore e da chi, soprattutto, non conosce il valore vero delle persone, dei sentimenti, delle cose che contano davvero. E non me ne sorprendo, considerando cosa è importante per te. Ma adesso non importa. Davvero. Importa solo rendermi conto che ti ho amato veramente, e rendermi conto che tu, al contrario, di me non hai capito un cazzo di niente. Non hai capito niente di tutto quel bene vero che ti ho dato, e di come illuminavi il mio tempo e la mia vita, le mie giornate ed il mio sorriso.
Riparto dalla consapevolezza che mi hai dato, quella di essere capace di amare, mentre tu non hai mai saputo meritarmi, trattandomi così male, con tutta quella violenza psicologica, tutto quel male e quelle parole usate solo per ferirmi senza nessuna pietà. Ed io, cretino, che quando i miei amici mi ripetevano: “guarda che una persona così non ti ama davvero!” continuavo a difenderti e credere che le cose fossero diverse di così. Se di vergogna possiamo parlare, non sono certo io quella che dovrebbe provarla: so che sono tutte parole al vento e completamente inutili verso di te, che non mi ascolti, che non mi hai mai ascoltato.
Ho capito quanto delirio, quanta disfunzionalità ci sia nei tuoi comportamenti ed in quelli della gente di cui ti circondi, un vero gruppo chiuso e totalitario che sbarra le porte a chi, invece, sa sempre vedere oltre: sono tutte consapevolezze maturate nel tempo e nel dolore che mi hai lasciato. E adesso che, piano, asciugo le mie lacrime, aspetto soltanto che la vita mi dia un’altra possibilità, consapevole del fatto che non ti renderai mai conto dei tuoi sbagli e di quello che hai preferito perdere, e mi va bene così: so di valere molto, so che posso dare molto, so che esistono persone molto più mature di te, e so che esistono perché ne conosco, e so che ci sono perché le vivo, perché le sento ragionare, e mi rendo conto che tu hai soltanto preteso di cambiarmi, hai soltanto provato vergogna verso di me continuando a sentirti perfetta, senza difetti, quasi come se tutti dovessimo prendere esempio da te.
Mi dispiace soltanto che tu abbia distrutto ciò che eri quando ti ho conosciuto, quel giorno, mentre ti aspettavo su quel muretto in quell’afoso pomeriggio dell’ultimo giorno di luglio: di te mi resta soltanto la canzone che ho scritto, e che presenterò al pubblico tra un mese. Mi resta soltanto il ricordo delle tue mani e dei tuoi occhi, e la consapevolezza di quanto, per te, questo amore sia stato solamente un passatempo. Sento che sto per rialzarmi, e ti giuro che troverò la forza di farlo e cancellarti, di murare alle mie spalle tutto quello che sei stata, anzi che NON sei stata in questo breve periodo che, te lo giuro, avrei voluto potesse essere per sempre. Ma una persona come te non cambierà mai, è incapace di cambiare, ed è davvero triste che tu non ti renda conto di tutto quello che NON sei. Un giorno, forse, ripenserai ad una persona che ti ha amato veramente, e che voleva soltanto averti accanto per vivere insieme il sogno più grande che hai ucciso, sputando in faccia al destino e alla speranza.
Io mi rialzerò, e racconterò a chiunque la storia del mio cuore che non ha mai smesso di credere ai propri sentimenti. Consapevole del fatto che la gente come te, no: non cambia mai. Vive di esteriorità, di stupida superficialità, di falsa immagine solo per celare ciò che è davvero, ciò che realmente prova e sente, ciò che realmente vive. Mi rialzo, e ancora una volta asciugherò ogni lacrima che hai incollato sul mio viso, e se un giorno mi ricorderò di te sarà solo per ripensare all’amore che hai ammazzato senza nessuna pietà.
Mi rialzerò, e nel silenzio ripenserò che eri tu il Dono. Che sei stata tu ad uccidere il nostro Sogno. E questa, credimi, è davvero una cosa triste e deludente.