A tutta la gente che ho perso, a tutti coloro che mi hanno voluto perdere

A tutta la gente che ho perso A tutti coloro che mi hanno voluto perdere

A tutta la gente che ho perso, a tutti coloro che mi hanno voluto perdere, perduti nei ricordi di quel tempo che è stato, non è più e non sarà…

A tutta la gente che ho perso, a tutti coloro che mi hanno voluto perdere, con tutto quel male che fa e che resta…

Questa sera ho avuto la malsana idea di rivedere tutte le conversazioni di WhatsApp partendo dalla prima fino all’ultima: è incredibile la quantità di persone che si sono tagliate – o che ho tagliato – fuori dalla mia vita. E a volerla davvero dire tutta, è davvero triste. Quanti pezzi di vita mi sono tornati in mente: quante serate organizzate, quante chat, quante parole, quante emoticon, quante confidenze, e fa male rendersi conto che di tutto quell’aver vissuto pezzi di vita condivisa, non è davvero rimasto nulla. Che triste vedere tutte quelle chat bloccate, o tutte quelle persone che ti hanno bloccato: per la maggior parte sono persone che non hanno mai avuto il coraggio di parlarmi davvero, di chiarire, di raccontare, e nella maniera più vigliacca e disonesta possibile, semplicemente, sono scappati via bloccando il contatto. Quelli bravi lo chiamano “Ghosting”, ma io ho sempre pensato di trovarci, semplicemente, di fronte a stupide vie d’uscita per gente senza scrupoli e senza nemmeno le palle di ragionare quello che non va. Ad ogni modo, vedere tutti quei ricordi, in un certo senso, mi ha anche dato un certo senso di dispiacere, lo ammetto: mi dispiace perché certi rapporti si sarebbero anche potuti recuperare con un po’ di buona creanza ed educazione, oltre che di maturità. Eppure, ho maturato la consapevolezza che in ogni rapporto, che sia di amore, che sia di amicizia, bisogna essere in due, e laddove non c’è reciprocità non puoi certo insistere nel desiderare e portare avanti rapporti a senso unico… Però dispiace. Dispiace perché non è giusto: in fondo, abbiamo condiviso interi pezzi di vita insieme, anni di amicizia, anni di risate, anni di divertimento e vicinanza… Poi, tutto si distrugge, e anche in questo caso maturi la consapevolezza che se tutto si è distrutto, è accaduto perché c’è stata la volontà di farlo accadere. Se ci fosse stata la reale voglia di salvare questi rapporti – è dato certo – non si sarebbe mai arrivati a questo punto, ma se l’interesse non c’è, non si può che arrivare a questa situazione, risultato palese del disinteresse degli altri a voler risolvere, a voler chiarire. Però, per quanto tu possa essere lucido nell’analizzare situazioni obiettive, il dispiacere resta, e ti resta davvero. Specialmente quando ti rendi conto che tutti quei rapporti, tutte quelle storie, tutte quelle chat, non sono state altro che una stupida, inutile, perdita di tempo…

E questo fa male. Molto male.

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