Sfaldarsi silenziosamente. Perdersi nel vuoto e nel dolore dell’indifferenza, e di tutto il male che può fare restare soli, abbandonati.
Sfaldarsi silenziosamente. In mezzo a tutto il male che fa.
Credo che ci si sfaldi silenziosamente, esattamente come i petali dei fiori appassiti, che se ne vanno via nel vento quando soffia lo scirocco, e restano con lo stelo nudo ed indifeso a sentire addosso tutti i colpi della vita e del tempo. Ecco: credo che funzioni esattamente allo stesso modo. Si appassisce progressivamente e silenziosamente, sotto il peso di ogni dolore che la vita ti scaglia addosso senza pietà e risentimento, come tutte quelle persone che distruggono con volontà ciò che sei, che sfruttano ogni tua singola ferita per spezzare in te la pace e farti sperimentare il dolore.
Per quello che ho visto, che ho vissuto, posso dire che non esiste niente di più meschino e deludente di qualcuno che ti conosce, che sa tutto di te, che sa cosa ti fa del male, e usa proprio quelle ferite di un passato mai del tutto digerito per farti del male e ferirti, per farti volontariamente del male senza nessuna pietà, senza nessuna mera riflessione, facendo trionfare solo il proprio stupido egoismo, la propria stupida voglia di ferire, di far male ad ogni costo. Ne ho viste, provate e sentite troppe per non rendermi conto che ci si sfalda silenziosamente, nel silenzio dell’indifferenza, nelle notti insonni con l’ansia che ti ammazza e ti distrugge, sotto il peso dei pensieri per il tuo futuro che non c’è, sotto il peso del dolore e del male che fanno i ricordi, i sogni spezzati, frantumati come l’amore che viene ucciso.
Ed è così che si perdono i propri petali, uno ad uno, nella totale indifferenza del mondo che hai intorno, nella totale perdita di ogni sorta di pace, di ogni sorta di personalità, come uomo, come essere umano che vive su questa terra e non ha più nessun diritto alla felicità, ad un tempo più sereno, ad una vita realmente a misura di quello che merita, ed è sempre più sfiancante doversi rendere conto di come questo tempo sembra perdere il suo vero significato, di come le giornate sembrano quasi scorrere soltanto per essere messi alla prova. Questi mesi sono stati, per me, molto importanti per rendermi conto di quante persone, intorno a me, vivano battaglie silenziose, drammi di dolore e lacrime, e per ogni persona sembra valere la consapevolezza di essere da soli, di non potere essere compresi, di non potere essere capiti, di non potere trovare alcuna forma di pace a quel dolore che ti distrugge dentro, che esplode, che deflagra come una bomba a frammentazione, che travolge tutto, che non lascia scampo, che distrugge, con la sua onda, qualsiasi cosa capiti a tiro.
E’ così che si perdono i propri petali, e si rimane nudi davanti al dolore di questo vivere.