Lo vedo la , tutte le mattine , in fondo alla via , sdraiato sulla panchina di fronte alla chiesa , mentre guarda le nuvole alte nel cielo , e immagina di essere libero , di essere felice e di non soffrire .
Lo vedo la , che tende la mano chiedendo la carità , e quando la campana segna mezzogiorno , lui si alza , e trascina con se la sua valigia piena di dolore .
Quella valigia , piena di dolore e ricordi che fanno ancora più male , pensando al suo passato che non ritornerà , pensando al male che molta gente gli ha procurato , pensando alla vita che si è accanita contro di lui , anima innocente perduta per il mondo .
Trascina la sua valigia , con i pochi stracci che gli rimangono , e comincia a vagabondare , senza una meta , agli angoli delle strade , nei caldi pomeriggi estivi e nelle fredde notte invernali , in cerca di un pasto caldo in comunità , in cerca solo di un po di pace , o forse , in cerca solo di speranze per il futuro : lui vive ogni giorno la sua speranza in un domani che sia meglio del giorno che è appena passato , e forse , sono proprio queste illusioni che gli danno la forza di andare avanti , di girare e rigirare senza meta , trascinando i suoi dolori dentro quella valigia di finta pelle , ormai segnata dal tempo e dalle intemperie .