Sono stanco

Sono stanco

Sono stanco, e chissà quante volte abbiamo ripetuto queste due parole che nascondono, al loro interno, un mondo intero!

Sono stanco, E ad un certo momento, davvero, basta.

È una sensazione che abbiamo provato tutti nella vita, e prima o poi ti rendi conto di essere veramente stanco: ti rendi conto che non hai più voglia di fare la guerra, non hai più voglia di spiegare mille volte le stesse cose, non hai più voglia di cercare di essere compreso, non hai più voglia di parlare inutilmente sapendo che nessuno ti ascolta, non hai più voglia che le tue parole valgano praticamente zero. Credo sia un momento della vita quasi fisiologico, in cui ragioni e ti rendi conto che hai perso la pazienza, che non ti va più che le cose vadano in questo modo: ovunque ti giri vedi qualcosa che non va, qualcosa che dovrebbe andare diversamente, qualcosa che non funziona, qualcosa che è rotto, e, ancora di più, ti rendi conto di essere completamente da solo a dover affrontare tutto questo. Credo sia anche normale che, ad un certo punto, ti scassi seriamente le scatole di dover parlare al vuoto, e la cosa più normale che senti di voler fare è quella di mandare a fanculo tutto e tutti, specialmente quando ti ritrovi di fronte alla totale consapevolezza del nulla che le tue parole possano rappresentare. Ad un certo momento, ti rendi conto che non ne vale la pena, che non ha senso continuare in questa maniera: e allora, che vadano a fottersi bellamente tutte quelle persone che non capiscono la tua rabbia, che non comprendono il tuo disappunto, che sminuiscono tutte le volte in cui ti arrabbi, che non comprendono i tuoi dispiaceri, che non si sforzano di capire le tue ragioni e le tue motivazioni. Che vadano a quel paese tutte le persone che non fanno uno sforzo di capire, che si chiudono nei loro maledetti punti di vista, che non fanno nulla per venirti incontro. Ad un certo momento, assumi la totale consapevolezza del fatto che non ne vale per niente la pena. La sola persona che diventa importante sei tu, e sei sempre tu l’unica persona a cui dover dare conto e ragione delle tue azioni.

Qualcuno pensa che sia egoismo: io la chiamo maturità. Come la scelta di iniziare, finalmente, a volersi bene.

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