Tutto così vuoto… Quanta tristezza nel grigiore di questo tempo che non ci rappresenta ed allontana i nostri desideri…
Tutto così vuoto, dentro ad un silenzio così pesante…
Ho perso il conto delle volte in cui ho pensato che sia tutto così vuoto: tutto diventa così desolante, svuotato della sua essenza più importante, ridotta ai minimi termini da quello stanco vivere quotidiano, dove tutto diventa sempre uguale, senza particolari emozioni ma soltanto calato all’interno dell’inerzia, all’interno di un vivere che si porta avanti stancamente, conoscendo la strada, sempre uguale, come i volti della gente, le espressioni. Tutto diventa vuoto, come una sorta di fotocopia ingiallita che si lascia dietro tutti i dettagli, le sfumature dei colori, perdendosi nel grigiore vuoto di un foglio di carta abbandonato lungo la strada. È proprio quel senso di vuoto ad essere inaccettabile, a defraudarti di tutti quei dettagli così importanti e necessari, di tutti quei colori, di tutti i sorrisi e di quella voglia di continuare a crederci, mentre ti perdi, giorno dopo giorno, ad osservare sempre le stesse ombre, sempre gli stessi volti, come guardare un quadro, sempre lo stesso, ormai da troppo tempo. Diventa svilente e triste, e nonostante la tua mente si porti più la, cercando di immaginare paesaggi e situazioni che, probabilmente, sono solo frutto della tua immaginazione senza nemmeno un briciolo di realtà, ti resta di fare i conti con quel vivere che non ti rappresenta, con quell’incidere lento che si trascina come una zavorra, come una palla al piede, come un peso che rende difficile anche solo respirare. Le parole, in fondo, non riescono a descrivere pienamente il senso del vuoto che certi frangenti ti lasciano, quella sensazione di smarrimento in cui sei solo e non puoi neanche chiedere aiuto, probabilmente perché nessuno sarebbe davvero in grado di aiutarti, o, peggio ancora, perché nessuno ne avrebbe voglia.
Tutto diventa svilente, tutto diventa così vuoto e grigio. Rimane solo un pesantissimo silenzio.