Svuotati dei sogni, anestetizzati da questa vita che non ti risparmia nessun colpo, mentre ogni singolo dolore ti cambia radicalmente…
Svuotati dei sogni, nel dolore di questo vivere…
La vita ci riserva spesso trattamenti che non meritiamo, eppure non abbiamo altra strada se non quella di accettarli: ecco perché, spesse volte, ci ritroviamo svuotati dei sogni, distrutti e frantumati mentre siamo sempre più lontani dalle speranze e dai desideri, quando la realtà ci viene incontro nella maniera più violenta e meno politicamente corretta possibile. La vita non ha regole ma ti impone le sue: l’unica cosa sensata che puoi fare è accettare tutto questo, cercando di avere sempre il coraggio di cambiare tutta questa sofferenza, tutto il dolore, cercando di tramutare le lacrime in nuove possibilità, la rabbia e nuovi progetti, il dispiacere in nuove speranze. Però non è semplice: la vita ti riserva sempre dolori inaspettati, rabbia, paura, dispiaceri che ti segnano davvero. Ed ecco perché trovare la forza di cambiare le cose, cercare di rendere differente tutto il dolore che senti, diventa sempre più difficile. Cerchi nuove strategie, cerchi di convincere te stesso che puoi cambiare le cose, che puoi renderle differenti, ma poi ti fermi a guardare la realtà che vivi, e ad un certo punto non riesci neanche a capire cosa dovresti fare, cosa dovresti cambiare, da dove partire per rendere differente il tempo che hai davanti. Hai tante idee per la testa, tante paure, tante riflessioni, tanti pensieri, tante frasi, ma non riesci a ritrovarti in nessuna di queste: ciò che vedi intorno a te ha quasi il senso del nulla, come macerie che non riescono a darti più di quello che possono dare o hanno già dato. Quanta tristezza nelle nostre vite, mentre ci ritroviamo svuotati dei sogni di un tempo, dalle certezze che avevamo e non hanno più avuto un senso. Si resta da soli, si cerca di capire come affrontare tutto il tempo che hai davanti, si cerca di trovare una soluzione, una strada, un progetto per rendere produttivo il resto del tempo e del cammino, prima che sia troppo tardi, prima che rendere produttivo il tuo tempo diventi fin troppo difficile. Ma i conti non tornano. Non torna nulla.
Non riesco a descrivere questa brutta sensazione tranne che con una sola parola: maledettamente SVILENTE.