Ad un certo punto, le parole terminano. Non ti resta più niente, non ti resta nemmeno la voglia di continuare a far capire qualcosa a chi non vuole sentire…
Ad un certo punto, le parole terminano. E non c’è cosa peggiore.
Ad un certo momento, le parole terminano: ti rendi conto che è inutile continuare a parlare se nessuno ti ascolta, continuare ad esporre i tuoi pensieri se non c’è qualcuno che ne fa tesoro, continuare a chiedere un cambiamento se tutto rimane esattamente com’è. Le parole, ad un certo punto, finiscono: vorresti evitare che ciò accada, ma talvolta sei semplicemente costretto, soprattutto quando ti rendi conto che il tuo interlocutore è totalmente sordo a qualsiasi tua frase, a qualsiasi tuo pensiero, a qualsiasi tua necessità. Ecco che, quindi, ti rendi conto che non c’è motivo di continuare a far capire ciò di cui hai bisogno, di continuare a parlare inutilmente, di continuare a sperare di essere capito, di cercare comprensione in chi, al contrario, non fa altro che sentire se stesso: è proprio quando ti rendi conto che è tutto tempo perso, esattamente quando ti rendi conto che non c’è motivo per continuare a parlare se non vieni ascoltato, che le parole, semplicemente, si fermano. Non resta altro che un disastroso silenzio, segno di un evidente fallimento: il fallimento di chi non ha voluto comprenderti, il fallimento di chi non ha voluto abbandonare il proprio egoismo, il fallimento di chi preferisce la propria persona al bene di entrambi, il tuo personale fallimento nel non aver capito niente, nell’esserti cretinamente fidato un’altra volta, ritrovandoti a vivere sempre le stesse, medesime situazioni. E allora che senso può avere sperare che qualcuno ti comprenda, sperare di essere ascoltato, se chi hai di fronte non fa altro che vedere se stesso, se chi hai di fronte non fa altro che portare avanti soltanto il proprio tornaconto ed i propri interessi, se chi hai di fronte non ti considera una persona importante, se la persona con cui parli potrebbe serenamente fare a meno di te. Non c’è nessun motivo valido per continuare a parlare se non c’è comprensione, se chi hai di fronte non si sforza di abbandonare il proprio egoismo solo e soltanto per amore tuo.
Se tutto questo non c’è, è tutto tempo perso. E le parole, di fatto, non servono a niente.