Alla fine, sei rimasto in piedi comunque e nonostante tutti. Nonostante tutto quel dolore e quella sofferenza, tutto sommato, sei andato oltre!
Alla fine, sei rimasto in piedi comunque e nonostante tutti: anche se ha fatto male, anche se fa male, sei ancora in piedi a raccontarlo.
Alla fine, nonostante tutto, nonostante tutti, ti rendi conto di essere comunque rimasto in piedi, anche in quelle serate in cui sei rimasto solo, anche in quei momenti in cui sentivi ridere, sentivi vivere, sentivi musica e gioia fuori dalla finestra, mentre tu eri chiuso nella “gabbia dorata” delle solite quattro mura, e avresti voluto essere, invece, altrove, in altri luoghi, in altri spazi, con altra gente. A conti fatti, hai superato i mille abbandoni con cui hai dovuto avere a che fare: hai superato quel senso di solitudine così talmente tanto distruttivo, il dolore del sabato sera chiuso in casa da solo, quelle ore che sembravano non passare mai, quel senso di smarrimento misto alla rabbia e alle lacrime che ti portavi appresso, ma che, alla fine, hai saputo superare ogni volta, esattamente come il dolore di quei pomeriggi azzurri trascorsi in mezzo alla solitudine, trascorsi in mezzo al vuoto, trascorsi in mezzo alla rabbia e al silenzio, che – nonostante tutto – hai saputo superare seppur con tanta sofferenza e tanto dolore. Continuiamo a di illuderci che la gente possa aiutarci, che le persone intorno a noi possano migliorarci, che possano rendere migliore la nostra vita, che possano renderci più felici, quando, alla fine, tutto resta con me se non anche peggio. Tra le mani, ti resta soltanto quel bruttissimo senso di vuoto che hai cercato di combattere con tanta forza, con quella tristezza, quella distruzione che speravi di non provare mai più, ma che hai continuato a provare nonostante la speranza di qualcosa di diverso. E anche se hai sperato che questa volta tutto andasse diversamente rispetto al tuo passato, e che questa volta fosse la volta buona per ritrovare pace, calma, speranze ai tuoi sentimenti, il risultato è rimasto sempre lo stesso: nessun cambiamento e il medesimo dolore, la medesima sofferenza, il medesimo senso di vuoto che continua ad accompagnarti nonostante le false presenze di chi dovrebbe esserti accanto, nonostante una finta compagnia che, alla resa dei conti, praticamente non esiste.
Ed è così che non rimane più niente: resti soltanto tu, forse arricchito in esperienza, ma irrimediabilmente inaridito.