Anche le urla possono essere silenziose, perché non tutta la sofferenza riesce ad essere vista e sentita dai nostri interlocutori…
Anche le urla possono essere silenziose, e sono quelle che fanno più male…
La sensazione di urlare senza che ti esca la voce, senza che nessuno riesca a sentirti, quasi come se quelle urla fossero soffocate da abissi profondi, è una tra le sensazioni più brutte che l’essere umano possa provare: nello specifico, è una sensazione che ricorre spesso negli incubi, quando si ha quella sensazione di volere urlare, di voler anche chiedere aiuto, ma la voce non esce, così come se rimanesse strozzata in gola, come se – di fatto – non giungesse a nessun interlocutore. Nonostante sia un incubo, ovvero qualcosa che esiste soltanto nel mondo dei sogni, nell’universo onirico, anche nella vita di tutti i giorni può capitare che le urla siano silenziose: capita quando ti rendi conto che la gente non ti ascolta, quando ti rendi conto di parlare al muro, quando ti rendi conto che la gente è completamente indifferente alle tue parole, alle tue richieste, alle tue necessità. Le urla di disperazione diventano silenziose quando nessuno vuole ascoltarle, quando volontariamente vengono ignorate dalle persone che si hanno intorno, ed è – di certo – una sensazione altrettanto brutta rispetto a quella che è possibile provare nei sogni (anzi negli incubi!), ma con una sostanziale differenza: da un incubo ti svegli, magari urlando, magari con il cuore in gola, magari tutto sudato, ma dopo pochi istanti riprendi contatto con la realtà e ti rendi conto che era soltanto un brutto sogno. Avere la consapevolezza, invece, che ciò che stai provando è vero, e non è affatto un incubo, al contrario, è decisamente molto peggio, perché dalla realtà non si può scappare.
E rendersi conto che tutto ciò è reale, fa male, fa soffrire davvero. E soltanto chi lo prova sulla sua pelle sa, davvero, cosa si prova.