Caro raccomandato, non sei furbo: sei solo un poveraccio! Sei soltanto l’apoteosi di ciò che è auspicabile non diventare mai nella vita!
Caro raccomandato, non sei furbo: sei solo un poveraccio! E sono ancora fin troppo buono!
Partiamo da un principio fondamentale: non ho mai sopportato il raccomandati e mai li sopporterò in tutta la mia vita. Ancora di più, odio queste persone e il giramento di balle che mi provocano, soprattutto perché non hanno neanche la buona creanza di stare zitte, in silenzio, ma – addirittura – si vantano anche delle loro malefatte, cercando di passare per moderni stakanovisti, per persone attive ed impegnate, quando – al contrario – sono soltanto la quinta essenza del nulla, l’apoteosi di ciò che un essere umano non deve né essere né diventare. (Evidentemente si dimenticano che, in giro, c’è gente che li conosce molto bene!)
E prima che questi esseri senza spina dorsale si facciano delle illusioni, lo chiarisco subito: nessuno pensi di essere furbo, di essere quello che l’ha messa “in quel posto” a tutta quella gente che meriterebbe molto di più di essere – magari – dietro la scrivania di quel posto di lavoro di cui si sono letteralmente appropriati. Questa gente non è altro che miserabile, dei poveracci senza spina dorsale che non sarebbero mai stati in grado di trovare il loro posto all’interno dell’intricato mondo del lavoro, e che hanno avuto bisogno dei “poteri forti”, dell’aiuto di questo o di quel politico o di quel potente di turno per potersi sentire utili a se stessi e alla società. Appare evidente, quindi, che queste persone non soltanto sono esempi da non seguire assolutamente, ma non rappresentano affatto un esempio virtuoso di furbizia e sacrificio, anzi – al contrario – racchiudono la precisa rappresentazione di quei poveracci che hanno bisogno “dell’aiutino” per essere qualcuno, perché da soli non saranno mai niente e nessuno. Ma non diteglielo: sprechereste soltanto il vostro tempo. Questa gente è talmente tanto accecata da sé stessa che non riconoscerebbe neppure il proprio volto davanti allo specchio.
In fondo, cosa puoi aspettarti da gente che ha bisogno di essere raccomandato da altre persone per avere una propria dimensione personale?