L’entusiasmo, poi, si spegne. Inevitabilmente. La vita ti pone di fronte alla scelta di restarci male, o di reagire e andare comunque avanti!
L’entusiasmo, poi, si spegne. Inevitabilmente. E’ il gioco della vita: sta a te decidere di reagire!
Purtroppo, capita spesso che la vita spenga il tuo entusiasmo: certo, chi è più “navigato”, chi è più esperto e conosce bene il vivere, ha imparato a non soffrirne più, a superare la delusione che lascia la disillusione, quando tutti gli entusiasmi si spengono, quando le parole si perdono e lasciano il vuoto al silenzio, ma mi rendo conto che per chi prova queste sensazioni magari per la prima volta, e non si è mai ritrovato a sentire addosso il peso di quel vuoto che ti resta addosso, la sofferenza può essere davvero tanta. In fondo, credo che imparare a conoscere la vita significhi anche questo: smetterla di restarci male quando il gioco finisce, non provare più la sensazione del dolore quando la delusione è l’unica cosa che resta, quando ti vedi sfaldare davanti i tuoi progetti, e tutte le aspettative che avevi. Credo che il problema siano proprio loro: le aspettative. Imparare a non soffrire, infatti, passa anche attraverso la consapevolezza del non coltivare aspettative illusorie nei confronti degli altri: le altre persone, infatti, non sono noi, e ragionano a modo loro e secondo le loro priorità. Immaginare che una persona si comporterà in un determinato modo, sperarlo disperatamente per poi restarci malissimo, è, semplicemente, una follia senza alcun senso: non possiamo coltivare delle speranze riponendole nel comportamento degli altri, restandoci male se le cose non vanno per come le abbiamo immaginate! Piuttosto che coltivare illusioni affidandoci agli altri, e magari vedendo venir meno tutti i nostri progetti, credo sia più importante coltivare i nostri sogni, le nostre ambizioni, in maniera tale da non ritrovarci senza il terreno sotto i piedi se qualcuno distruggerà quei progetti in cui abbiamo fatto l’errore di credere fino in fondo! Ancora una volta, insomma vale la medesima regola: è inutile affidarsi agli altri, è inutile riporre speranze nei confronti delle altre persone, perché sono molto diverse rispetto a noi. L’unica cosa che conta davvero è volerci bene, saperci rispettare, e godere della nostra stessa compagnia.
Perché, si: lo dirò ancora una volta. Noi stessi siamo le uniche persone di cui fidarsi davvero. Le uniche che non ci tradiranno mai!