Smembrati dal tempo, tra i ricordi, le sensazioni, le immagini, le idee, e tutto quello che è già passato senza neppure darti il tempo di realizzarlo…
Smembrati dal tempo, e dai ricordi che non lasciano scampo ad altre idee…
A volte il resto in silenzio, soprattutto di notte, e nella mia mente si affollano ricordi, frasi, giornate, frangenti, fotografie, persone, vissute neanche troppo tempo fa, oppure tanto tempo fa, e mi perdo in quelle strane congetture di pensiero che mi portano sempre alla conclusione di come il tempo abbia smembrato la presenza di certi elementi nelle nostre vite, di certi passaggi, di certe persone che in maniera trasparente compaiono nel nostro cammino, ed improvvisamente, da un giorno all’altro, in maniera evanescente spariscono nel vuoto, come se niente fosse esistito. È quasi un mistero a cui non ho mai saputo dare una reale risposta: non sono mai riuscito a capire perché certe figure transitino all’interno delle nostre vite, come certe amicizie, come certi amori, come certe persone, per poi silenziosamente diventare ricordi che sbiadiscono giorno dopo giorno. In realtà, credo che sia un ragionamento applicabile alla vita di tutti noi, perché ad ognuno di noi è capitato di provare la sensazione che cerco di descrivere, ovvero quella di una, due, dieci, cinquanta, cento, mille persone che sono comparse sul nostro cammino e sono silenziosamente, volontariamente, andate via. Non so cosa passi nella testa di queste povere persone, povere dentro, incapaci di guardarti negli occhi, codarde come pochi altri al mondo: so soltanto che il coraggio vero non è quello di chi scappa a gambe levate, non è quello di chi non ti guarda negli occhi… Così è troppo facile: le palle vere ce le ha soltanto chi ti guarda dritto negli occhi, chi non distoglie lo sguardo. Una persona vera è quella che decide di non diventare evanescente, di non sparire, di non diventare volontariamente trasparente. Né ora, né mai.
E come diceva il buon Venditti, “e tutto il resto è vita!”