Le mie consuete considerazioni di fine anno: è il momento di tirare le somme di un anno che, penso, sia stato tra i più difficili degli ultimi tempi…
Le mie consuete considerazioni di fine anno: talvolta, esistono annate più difficili di altre…
E così, come ogni anno, rieccoci al mio consueto riepilogo dell’anno che va a concludersi: un anno che – lo sapete, non nascondo nulla – è stato tutto tranne che bello e piacevole. Al netto dell’amore, che è stato il solo argomento in grado di dare un minimo di pace e soddisfazione, tutto il resto è stato davvero da buttare! Di fatto, è accaduto di tutto e di più, e quando tutto sembrava essersi risolto, o la spirale negativa sembrava fermarsi, ecco che riprendeva, ancora più forte di prima e ancora più precipitosa!
E’ stato un anno di grande sofferenza fisica, personale e psicologica: sono accadute tante brutte cose, fin dai primi mesi dell’anno, che hanno rappresentato bruttissime esperienze davvero da non ripetere e gettare nel dimenticatoio, ma è stato anche – purtroppo – tempo di sofferenza personale, psicologica, di ansie, paure e preoccupazioni, anche e soprattutto per colpa dell’irriconoscenza e dello schifo generalizzato della gente. E per finire, ultimo ma assolutamente non ultimo, è stato l’anno di un grande addio personale, di una sofferenza – quella della morte – a cui, purtroppo, non ci si abitua mai, nonostante si sia preparati, nonostante si sia adulti.
Quanto alle cose belle, c’è davvero poco da prendere, sebbene quello che io definisco “poco”, in verità, ha un valore enorme, specialmente come vettore di una immensa crescita personale: da un lato, la decisione di superare – finalmente – l’empasse personale che mi teneva legato al dolore di una precedente condizione sentimentale che aveva più del tossico che del concreto, e poi, improvvisamente, l’arrivo della mia compagna, dell’amore e della speranza di costruire, insieme, un cammino di vita condiviso nel segno dell’amore che ci unisce!
Insomma: credo che bisogna anche avere il coraggio di ammettere che certi anni sono più brutti e difficili di tanti altri, e questo è stato uno di quelli. Adesso, è tempo di tornare a respirare: di certo, si archivia un anno assolutamente cruciale per il mio tempo, che ha segnato una pagina di storia personale che resterà scritta per sempre!