“Il disoccupato è solamente chi non vuole lavorare”: una provocazione, una verità, o una solenne minchiata? Cerchiamo di capirlo insieme…
“Il disoccupato è solamente chi non vuole lavorare”: benvenuti alla fiera della stupidità.
Partendo dall’assunto che, quando ho letto questa frase, ho avuto serissime difficoltà a mantenere la calma, e ringraziando tutti i santi – conosciuti e non – che mi hanno permesso di coltivare l’arte dell’assertività, qualche giorno fa mi è capitato di leggere questa frase su LinkedIn.
Nello specifico, la persona in questione raccontava come – secondo lui – “i disoccupati sono solo coloro che non vogliono lavorare o che vivono alle spalle di altri”: sono certo che questa frase volesse rappresentare una provocazione non solo banale ma anche abbastanza stupidina, per dirla in maniera molto pulita, ma mi fa davvero riflettere e pensare che esistano persone secondo cui chi non lavora lo fa – semplicemente – per il piacere di farlo… Sia chiaro, eh: ho conosciuto – e conosco – moltissime persone che non hanno nessuna intenzione di lavorare, proprio perché non ne hanno voglia, e che, fino ad ora, hanno vissuto di vari tipi di espedienti, da Redditi di Cittadinanza vari ed eventuali ad amici e parenti fino alla dodicesima generazione, è questo va assolutamente detto… Al netto di costoro, però, ho conosciuto – e conosco – tantissime altre persone che, pur avendo pagine e pagine di curriculum, esperienza, ed una importante formazione tecnica alle spalle, figlia di anni di studio e sacrifici, sono in mezzo ad una strada.
E se vi state chiedendo il perché, sappiate che ho conosciuto tantissime persone ed aziende senza dignità e rispetto che pretendono di darti 50 EURO AL MESE o pagarti prestazioni DA FAME e DECISE DA LORO: un serio professionista, sa benissimo che vale quanto chiede, e giacché una persona SERIA sa benissimo di non valere 50 Euro, e che – appunto – non può certo sputtanarsi o prostituirsi moralmente per una cifra del genere, adesso capite perché ci sono tante persone che, pur avendo decine e decine di pagine di curriculum, formazione e tutto il resto, sono letteralmente in mezzo ad una strada.
Quanto alla provocazione di cui abbiamo parlato all’inizio, quindi, credo che – ancora una volta – “un bel tacer non fu mai scritto”, ma ancora di più, credo che certuni dovrebbero ricordare che “Dio ci ha dato due orecchie ed una sola bocca, per parlare di meno ed ascoltare di più”. Possibilmente evitando di dire minchiate.