Il vuoto dentro, e quella sensazione di silenzio che, una volta che hai provato nella tua vita, sembra non volere mai più andarsene via…
Il vuoto dentro: quel dolore che non va più via.
Il vuoto dentro. Quello strano senso di deserto che senti dentro di te, che se ti fermi senti il rumore del vento che fischia, della sabbia che si alza dalle dune. Quel senso di arido, quel senso di distrutto, costruito e distrutto ancora che senti nei frammenti delle tue cicatrici.
E’ una sensazione così strana, così terribilmente reale, palpabile: la senti, la senti in maniera indissolubile, la senti in maniera realmente tangibile, quasi come se la potessi toccare, quasi come se la potessi osservare, ma la senti di più perché la vivi, perché puoi sentirne le singole ossa, i singoli silenzi che ti restano dentro uno ad uno. Resti fermo, silenziosamente, a sentire questo senso di macerie crollarti dentro, e ti ritrovi in questo mezzogiorno di silenzio, a camminare lungo queste dune consapevole del niente che c’è tutto intorno, consapevole del vuoto che vedi ad ogni angolo della tua vista, ovunque tu possa osservare. Ed è una sensazione che conosci bene, ma a cui, di fatto, non ci si abitua mai, anche se l’hai provata e sentita tante, tantissime, troppe volte: credi sempre che quella sia l’ultima volta, che la prossima volta andrà meglio, che sei diventato più forte e che, ormai, quel deserto è soltanto un luogo inesplorato che aspetta solo di essere scoperto.
Ma la verità resta sempre quella del dolore che ti porti dentro, delle ferite squarciate da cui non si guarisce mai del tutto, da cui sai che non guarirai mai realmente. Per quanto tu possa superare, per quanto tu possa andare avanti, per quanto tu possa cercare di guardare oltre, di comprendere, di capire, di leggere le cose in una diversa ottica, quello che fa la reale differenza è quello che senti ad ogni istante, ad ogni attimo, ad ogni piccolo e grande momento.
E resti fermo, tra sabbia nel cielo, nel mezzogiorno di deserto del vuoto che ti porti dentro.