Ti ho perduta per troppo amore, perché ti ho amato tanto senza rendermi conto che, per te, era tutto tranne che amore da ricambiare allo stesso modo…
Ti ho perduta per troppo amore. E fa un male che non ti so descrivere…
Soltanto adesso, ormai che è tardi e so che c’è qualcuno che, a poco a poco, sta bussando alla mia vita, senza che io sappia come andrà a finire, capisco e mi rendo conto di averti persa per troppo amore. E mi dispiace, in fondo, pensare che avere un pensiero tale d’amore, dei tali pensieri d’amore, possa portare una persona ad allontanarsi in questa maniera, senza nemmeno il beneficio del dubbio, senza nemmeno avere la pazienza di attendere e vedere come le cose si sarebbero evolute. Te lo dico io: si sarebbero evolute nel migliore dei modi. E lo so perché, adesso, lo sto vivendo, e se soltanto avessi avuto il coraggio e la forza di aspettare, il coraggio e la forza di restarmi accanto e difendermi come fa, davvero, una persona che ama chi ha accanto, ti saresti resta conto da sola che, adesso, tutto sarebbe potuto essere diverso.
Ed io non me la sento di chiedere scusa per averti amato troppo, perché se tu hai preferito dare la tua chiave di lettura al mio amore, ai miei dubbi, alle mie lecite domande, anziché scegliere la strada del dialogo e della comprensione, il problema è tuo, non certo mio! Di colpo, però, mi sono reso conto che io volevo solamente amarti: la differenza l’hai fatta tu, che non hai avuto il coraggio di stare a guardare, di spiegare, di vivere, di confrontarti in maniera matura senza andare via, perché andarsene via, abbandonare una persona che ti chiede presenza, che vuole soltanto parlare del vostro futuro insieme, del giorno in cui vi sposerete, del giorno in cui andrete a vivere insieme, significa soltanto che non hai mai amato. O peggio, che ti sei resa conto che è stato insensato andarsene via per delle simili cazzate e, ora, non hai la faccia e il coraggio di ammetterlo e tornare sui tuoi passi.
Io, però, mi prendo la mia parte di colpa: quella di averti perduto per averti amato troppo.
Quando ti chiedevo presenza, quando ti chiedevo di essermi accanto, e tu mi dicevi che “non ci si poteva vedere ogni giorno, altrimenti diventava una convivenza” – come se io, peraltro, avessi mai preteso una simile cosa! – non ti sei mai resa conto che ti chiedevo soltanto di essermi vicina in un modo, in qualsiasi modo, anche soltanto per poco tempo. E ti sembra, questo, il motivo per abbandonare una persona che ti voleva, semplicemente, accanto, quando sarebbe soltanto bastato dare tempo al tempo, dare il tempo di crescere insieme, fianco a fianco, per trovare la soluzione che, ora, è arrivata, e ci avrebbe permesso di trovare il nostro totale equilibrio? Quando mi dicevi che “dovevamo vivere tra di noi la nostra storia”, ricorda che sei stata tu ad avere avuto il piacere di allargare la cerchia delle tue conoscenze, coinvolgendo persone a me vicine e sapendo che loro si erano affezionate tanto quanto mi ero affezionato io. E ti sembra questo un motivo valido per abbandonare una persona, soltanto perché qualcuno ti voleva bene davvero e si era affezionata a te? Quando parlavo del nostro matrimonio, quando parlavo dei figli che avrei voluto avere un giorno, ho mai detto, forse, che li avrei voluti domani? No, mai. Eppure, te ne sei scappata a gambe levate, come se io volessi precluderti di vivere la tua vita. Lo so, forse ho soltanto sbagliato a non rendermi conto che, probabilmente, non lo sai ancora neppure tu cosa vuoi dalla vita, ma, ancora una volta, se soltanto avessi avuto l’accortezza di aspettare, se soltanto mi avessi dato il tempo di capire, il tempo che la vita mettesse ordine a tutto, per come poi – effettivamente – è successo, ti saresti accorta che avremmo trovato il nostro equilibrio, e che tutto si sarebbe aggiustato serenamente.
E adesso dimmi: ne è valsa la pena? E’ valsa la pena di scappare via per delle simili stupidate? Si, mi rendo conto di aver sbagliato per troppo amore, ma credevo di trovare in te una persona che sarebbe stata in grado di confrontarsi anziché scappare, in grado di rendersi conto che queste non erano certo cose per cui distruggere un amore nel peggiore dei modi, e nei modi in cui hai fatto tu. Non posso scusarmi per averti amato troppo, ma, purtroppo, mi rendo conto di averti persa per troppo amore, perché quello che credevo essere importante, stupidamente, pensavo lo fosse anche per te, e credevo che saresti stata in grado di avere un confronto su cose così importanti ma, di certo, non giustificabili per un addio. Non come hai fatto tu.
Resta, poi, la questione – purtroppo – del tuo maledetto egoismo ed egocentrismo, del tuo maledetto narcisismo, del tuo malefico avermi mortificato per un mio stupido difetto estetico che, addirittura, “rovinava la tua immagine pubblica”, che, addirittura, “mi rendeva impresentabile”, che, addirittura, “spingeva terze persone ad obbligarmi a porre rimedio”, anche a costo della mia vita. E ancora, potrei dire lo stesso della tua stupida pretesa che fossi io a dover sempre pensare a tutto, perché tu non dovevi di certo muoverti, perché a te non andava, perché tu non volevi muoverti con le tue gambe. Peccato solo che lo facessi – e che tu lo faccia ancora adesso – quando ti fa comodo. In fondo, con me non ritenevi necessario farti bella, non ritenevi necessario fare qualcosa che mi rendesse felice (come se io, poi, ritenessi importanti questo genere di cose!), ma – guarda caso – le cose ora sono cambiate come per magia. E cosa hai ottenuto, adesso? Hai la tua libertà ma sei rimasta sola e senza nessuno che ti ami veramente, come io avrei voluto fare davvero, e come io avrei ancora potuto fare per tutto il resto del tempo che ci resta.
Ho soltanto sbagliato a volerti troppo bene. Ho solo sbagliato a cercare il meglio per noi: mi rendo conto, però, che valeva soltanto la tua Legge, soltanto il tuo regolamento. E se tu avessi saputo amarmi davvero, e se tu avessi avuto il CORAGGIO di scegliere me, di scegliere NOI, di scegliere il nostro rapporto e di difenderlo anche e soprattutto da quelle persone a cui TU hai permesso di distruggerlo, ti saresti resa conto che, al tuo fianco, avresti avuto un compagno ideale, avresti avuto una persona sempre dalla tua parte, avresti avuto un fedele alleato sempre pronto a difenderti. Ma, per amore, non sei mai stata in grado neppure di arrivare a dei compromessi, ne – tantomeno – di rispettare quelle promesse che tu stessa mi hai chiesto in lacrime di portare avanti.
A che cazzo è servito perdermi così? Cosa hai guadagnato? Illuditi pure di trovare di meglio. Io, dal mio piccolo, dentro il mio cuore, so per certo che per me eri davvero tutto, e non sai quanto mi duole, ora, rendermi conto che qualcuno sta entrando, a passi piccolissimi ed infinitesimali nella mia vita. E non so dove mi porterà tutto questo, dove ci porterà. Mi dispiace soltanto che, laddove per troppo amore io abbia sbagliato a volere il meglio per noi, tu non sia stata in grado di comprendere il mio amore ed i miei sentimenti, non sia stata in grado di parlarmi e renderti conto che NON ERA IL CASO DI SCAPPARE VIA. Era il caso di stare insieme, era il caso di restarci accanto. Perché per quanto tu possa continuare ad illuderti di aver fatto la cosa giusta e di avere ragione, ci sarò sempre io a ripeterti quanto tu abbia sbagliato. Quanto tu abbia sbagliato a non renderti conto che non c’è stato niente di grave che giustifichi un addio. E mi dispiace, ma io non posso accettare un addio così cretino, così stupido e senza alcun senso. Non lo accetto e non lo accetterò mai.
Mi dolgo solamente di non essermi reso conto che, forse, io avevo già le idee chiare mentre a te serviva soltanto tempo, ma non ti giustifico per non aver avuto il coraggio di PARLARE, di comunicare, di confrontarti. Per te era più comodo chiuderti nel silenzio per punirmi, farmi passare giornate intere ad urlare il tuo nome mentre tu visualizzavi e non rispondevi. Per te era più facile mortificarmi che dire a quella gente che ERO IL TUO RAGAZZO E MI AVRESTI DIFESO FINO ALLA FINE. No. Perché sei troppo legata a chi ci ha distrutto. Che cazzo ne hai guadagnato, ora che hai perso una persona che, per te, viveva e sperava che potessi essere davvero il suo domani? Mi dispiace, si, ma non ho nulla da scusarmi: tu non c’eri più, avevi sempre mille scuse che – guarda caso – non sfoderi mai quando ti fa comodo e quando devi portare avanti il tuo tornaconto. Ho soltanto sbagliato a pensare che se mi fossi stata più vicina ci saremmo amati maggiormente, ed il nostro amore sarebbe diventato invincibile. E adesso che qualcuno sta entrando a piccoli passi nella mia vita, mi distrugge l’idea del tuo addio così cretino, così stupido, così senza alcun senso. Se fosse accaduto qualcosa di grave, si. Me ne sarei fatto una ragione. Ma vederti scappare con la coda tra le gambe, abbandonandomi con la coda tra le gambe e bloccandomi ovunque nella stupida pretesa ed illusione di fari ragione, solo e soltanto per aver sbagliato ad averti amato troppo, davvero, no. Non lo posso accettare. Ti ho dato amore vero. Ti ho dato tutto. Ma non posso accettare tutto questo.
Guardati adesso. Il mio cuore era l’altra metà del tuo. E tu lo hai gettato via. Sperando di trovarne un altro come il mio. Ma non lo troverai, no. E mentre qualcuno si avvicina, tu sei già, volontariamente, troppo lontana. Ed io non lo posso nemmeno immaginare. Perché uccidere un amore così non potrò mai accettarlo.