Non so più sognare. E’ triste doverlo ammettere, dover rendersene conto, ma è la verità di quanto, purtroppo, realmente accade. E fa malissimo.
Non so più sognare: fa male doverlo ammettere ma è così…
E’ una cosa davvero triste, ma me ne sono reso conto giusto questa sera, parlando con un’amica su Instagram: mi sono reso conto che non so più sognare.
Non lo faccio più da anni, da troppi anni ormai, perché tutto ciò che ho vissuto ha finito con il farmi rendere inutile lo sforzo di sognare tante realtà parallele che vivono soltanto nella mia testa: forse l’ho fatto, forse lo facevo, ma ora non lo faccio più. Non ci riesco più. Ne ho vissute troppe per non vivere di realtà, di concretezza, di quello che è tangibile nel quotidiano di ogni giorno: tutti i sogni che avevo sono andati in frantumi, sono stati uccisi, fracassati a mille pezzi, e adesso è ormai impossibile ed inutile rimettere insieme i pezzi di una realtà che, ahimè, mi racconta ben altre storie. Ormai, mi rendo conto di sapere soltanto vivere la realtà, ora, adesso, senza alcun sogno, perchè sarebbero altre inutili speranze che, prima o poi, andrebbero ulteriormente in frantumi, e non credo di avere la forza di poter sopportare che i miei sogni vengano distrutti più di così, più di quanto la cattiveria senza scrupoli non abbia già fatto.
E’ davvero un peccato, e lo so bene, perché nessuno dovrebbe mai rinunciare a sognare, nessuno dovrebbe mai rinunciarci davvero, però mi rendo conto che resta soltanto di vivere questa realtà, non quella fatta di sogno, ma quella fatta di sacrifici personali, di lacrime e dolore da dover superare da solo, quella fatta di quegli sforzi senza i quali sarebbe impossibile che le cose, per magia, cambino all’improvviso. Fa molto male rendersi conto di essere diventati quello che non avresti mai voluto, ma, alla fine, la realtà è questa, e al vivere ciò che abbiamo davanti agli occhi, ora, adesso, in tutta la sua cattiveria, in tutto il suo male, in tutto il suo dolore, non possiamo certo tirarci indietro.
Resta questa consapevolezza. Di essere cambiato. Di non essere più in grado di saper sognare.