Amare se stessi non significa giustificare ogni nostra malefatta! C’è una differenza notevole, e spesse volte le persone preferiscono far finta di nulla!
Amare se stessi non significa giustificare ogni nostra malefatta! Smettiamola di giustificare sempre tutto!
Ultimamente, noto che, sempre più spesso, si tende a confondere l’amore ed il rispetto verso se stessi per la mera giustificazione di ogni malefatta scagliata sugli altri: si, per carità, amare se stessi è importante, avere rispetto di se è sicuramente fondamentale, ma la vera forma di maturità credo sia anche e soprattutto quella di ammettere i propri errori anziché giustificarli con un banalissimo “eh, ma io sono fatto/a così e vado bene così, anche se sbaglio, pazienza, che possiamo fare?”
Il confine tra l’amor proprio e la fuga dalle proprie responsabilità è sottilissimo, e solamente chi è maggiormente attento ai dettagli riesce a carpirne la sottile differenza: molte persone giocano precisamente ed esattamente su questo, ovvero sul fatto che il loro comportamento sia soltanto quello di una persona forte, di una persona che ama se stessa al di sopra di ogni dubbio e situazione. No, è ben diversa la cosa. Questo è un comportamento altamente egoista, che non tiene minimamente in conto del rispetto verso l’altra persona e delle conseguenze delle proprie azioni, “tanto, io sono fatta/o così e sono perfetta/o così, e c’è poco da stare a fare!”
L’amor proprio è qualcosa di molto diverso e distante dall’egoismo e dalla mancanza di maturità. Anzi, al contrario, proprio per amor proprio bisognerebbe sempre avere il coraggio di dire “si, ho sbagliato” e non di auto assolversi, per l’ennesima volta. E’ un giochetto che con me non attacca: per certi versi, chi si auto assolve mi fa quasi paura. Sarebbe capace di combinare le peggiori cose e fare quanto più male ad una persona senza nemmeno rendersene conto, e, magari, finendo anche con il passare da vittima della situazione. Mi dispiace ma no, non lo accetto: l’amor proprio inizia dalla maturità di ammettere i propri errori. Se non esiste quella, se non c’è la consapevolezza dei propri sbagli, ma, al contrario, c’è questa eterna giustificazione dei propri errori, non può esserci amor proprio, ma solo una dirompente immaturità.
Anche perché, ad un certo momento, la vita impedirà a queste persone di giustificare sempre e comunque le loro malefatte. E allora si che ci sarà, davvero, da ridere!