Al mio fianco è rimasto solo chi mi ha aiutato a raccogliere i frantumi del mio cuore: poche persone che non mi hanno, davvero, mai abbandonato.
Al mio fianco è rimasto solo chi mi ha aiutato a raccogliere i frantumi del mio cuore: poche persone dal valore davvero immenso.
Se mi guardo alle spalle, e torno indietro a tutto quel dolore e quella sofferenza che mi hanno scagliato contro, rivedo maledetti pomeriggi di fine primavera passati a piangere, passati a cercare parole che mi venivano negate, e vi posso assicurare quanto sia TREMENDO negare la parola ad una persona, ignorarla volontariamente, tanto da essere considerato una vera VIOLENZA PSICOLOGICA, che so di avere subito per mesi interi.
Mi ricordo quei pomeriggi passati a piangere per la strada, ad urlare il mio dolore in tanti, tantissimi vocali che venivano ignorati, e ricordo le giornate trascorse ad essere ignorato io stesso, ed ancora il tempo passato volontariamente lontani, a dimostrarmi quanto io non valessi niente… So soltanto io, che l’ho provato sulla mia pelle, cosa significa sentire quel dolore addosso, sentire il diaframma talmente contratto da non riuscire neppure a respirare, e so soltanto io cosa significa subire questa sofferenza, questa violenza giorno per giorno, settimana per settimana, e sentire tutto il dolore dei miei sentimenti frantumati senza nessuna pietà. So soltanto io, che l’ho subito, cosa significa vedere queste persone che cercano di giustificare le loro malefatte, quando è impossibile anche solo lontanamente giustificare una violenza così barbara ed atroce nei confronti di chiunque: ero da solo, da solo in mezzo al sole bollente di luglio, da solo in mezzo al ghiaccio di dicembre, a raccogliere gli ultimi frantumi del mio cuore, che cercavo di mettere ancora insieme legandoli con le mie lacrime, e so solamente io che l’ho subito cosa si prova ad essere trattato così dalla persona che più ami al mondo.
Io e soltanto io, che ho subito questa stupida ed insensata violenza, so cosa significa essere abbandonato mentre ancora ami qualcuno che, per te, rappresenta davvero tutto, e in pochi attimi ti senti crollare addosso mesi di progetti, mesi di speranze, mesi di promesse fatte insieme. Al mio fianco ho avuto pochissime persone, ma VERE: persone che erano con me prima, durante e dopo, che stavano ore intere a sentirmi piangere, mentre chi mi distruggeva nel dolore era chissà dove ad ignorare ciò che mi aveva fatto. Persone vere, concrete, esistenti, che mi hanno trascinato fuori a forza, in locali, manifestazioni, facendomi fare cose che mai mi sarei sognato di fare, andando a concerti, teatri, cinema, facendomi conoscere gente nuova a cui ho raccontato la mia storia, a cui ho raccontato del mio cuore senza più un appiglio. Come posso dimenticare il dolore di quei pomeriggi sprofondato nel vuoto, e la beffa di un ritorno solo e soltanto per farmi due volte male, andando nuovamente via con la consapevolezza di distruggermi totalmente… Come posso dimenticare che io so la verità, che io so davvero come sono andate le cose, e che la verità è ben diversa rispetto alle frottole che qualcuno racconta per giustificare il senso delle sue azioni?
Eppure, accanto a me è rimasta pochissima gente, ma gente VERA, che c’era nel passato e c’è ancora adesso nel presente: mi guardo dietro e rivedo tutte quelle sere a passeggiare mentre mi sentivo esplodere, e scoppiare in pianto tra le braccia degli amici quando vedevano i miei occhi distrutti dal dolore e dalle lacrime… Mi guardo alle spalle, adesso, e vedo che qualcuno mi è rimasto accanto in quei tremendi pomeriggi, ed è la stessa gente che mi è accanto adesso, e che sta cercando in tutti i modi di aiutarmi in questo lungo cammino di ripresa, al netto di tutti i miei sforzi ed i miei sacrifici. Devo, di certo, dire grazie a loro, e, forse, un pochettino anche a me per essere rimasto su due gambe, distrutto, pieno di lacrime e dolore, con il più forte dolore interiore che possa esserci, mentre cerco di capire, mentre cerco di ricordare, mentre cerco di non dimenticare quello che ho subito.
Chi mette in atto una forma di violenza di questo tipo, non ha niente di cui vantarsi: dovrebbe soltanto rendersi conto di quanto esecrabile sia il suo comportamento, e di quanto orrenda sia qualsiasi persona che giustifica queste persone ed il loro comportamento.
La sola cosa sensata che questa gente dovrebbe essere in grado di fare, è pentirsi, pentirsi amaramente e sinceramente per la violenza che hanno messo in atto, chiedendo scusa con tutto il loro cuore. Ma, ammesso che questa gente abbia gli attributi di farlo, questo non cancellerebbe le ferite psicologiche inferte ad una persona buona. Un atteggiamento due volte vigliacco: fare male fa schifo, ma farlo a chi ti ama è veramente da infami e codardi.