Per quanto tempo puoi scappare dalla realtà? Fino a che punto si può giungere per non voler affrontare la realtà di ogni giorno?
Per quanto tempo puoi scappare dalla realtà? E’ una domanda che, in tanti, dovrebbero porsi…
Esistono persone che, come unico obiettivo principale, hanno quello di scappare dalla realtà: in realtà, più che dalla vita è da loro stessi che fuggono, sempre alla ricerca di qualcuno o qualcosa che alimenti questa loro maschera di illusione, fatta ad arte per sfuggire ad una vita che non li rappresenta… Ma per quanto tempo puoi sfuggire alla realtà vera, reale? Voglio dire: puoi anche riuscire a crearti una “vita costruita”, fatta “ad hoc” per sfuggire alla sostanza vera che non intendi affrontare, ma per quanto tempo puoi continuare a portare avanti queste dinamiche?
E’ una questione che mi sono posto spesso da spettatore di misere vite altrui, e mi domando come si riesca, con grande facilità e serenità, a costruirsi una vita inesistente solo e soltanto per scappare alla vita vera che non si ha il coraggio di affrontare! Credo che non sia una cosa di cui andare fieri: ciò che davvero rende fieri gli esseri umani è IL CORAGGIO, la forza di accettare che qualcosa non va e il coraggio di affrontarla, combattendo anche contro se stessi.
Se non sono una persona ricca, ad esempio, e la mia vita è la vita di un poveraccio (per carità, essere poveri non è vergogna: essere falsi decisamente si!), per quale motivo devo ostentare di avere un tenore di vita che non è mio, che non mi appartiene? Allo stesso modo, perché indossare una, due, dieci, cento, mille maschere piuttosto che avere il coraggio di affrontare quello che ci fa del male, assumendosi, finalmente, la responsabilità di CRESCERE E MATURARE, come esseri umani e come persone? Non lo so e non otterrò mai risposte: quello che so per certo è che la vita reale, la vita vera, quella da vivere, non è quella di chi vive al posto nostro, non è quella di chi indossa una meravigliosa maschera per non rischiare di vivere davvero, ma, soprattutto, per non rischiare di fare i conti con se stessi, le proprie fragilità, le proprie mancanze, i propri limiti!
La persona MATURA è quella che AFFRONTA se stesso, consapevole di tutto ciò che non è in grado di fare, e lotta con tutte le proprie forze per cambiare se stesso nell’ottica del miglioramento personale: in certi contesti, specialmente familiari, però, mi rendo conto che è altamente impossibile il miglioramento personale, soprattutto in situazioni in cui il delirio viene alimentato giornalmente da un background che mira a non far rendere conto a queste persone dei loro difetti e degli angoli da smussare. Personalmente, credo che se voglio bene davvero ad una persona ho l’obbligo morale di fare SEMPRE il suo bene, facendole notare ciò che non va, senza giudicarla ma spingendola alla riflessione, perché se alimentassi ed incoraggiassi il circolo vizioso in cui si trova, e anziché farle comprendere i propri sbagli finissi con l’incentivarli, non starei affatto facendo il suo bene! Anche se fa male mettere la realtà di fronte alle persone, dobbiamo farlo per il loro bene: forse è per questo che in tanti non mi sopportano, ma io non so fingere. Perché devo dirti “continua così, vai avanti che sei forte!” se mi rendo conto che ti stai dirigendo, a tutta velocità e con una benda sugli occhi, oltre il precipizio?
Soltanto che a certuni la realtà non piace, e si sa: chi ti riporta alla realtà è una persona da tagliare via, perché non è in grado di alimentare il tuo delirio. E’ gente che vive, quasi, sotto l’effetto di un incantesimo: non comprendono altro se non la propria illusione di una vita agiata e facile, quando, in realtà, stanno semplicemente scappando dalla loro vita vera e da tutti i loro limiti personali. Tuttavia, non credo sia molto sano evitare di affrontare se stessi costruendosi una vita eterea: anziché continuare a scappare da se stessi attraverso l’ostentazione, la ricerca di approvazione e l’indossare mille maschere, non sarebbe molto meglio trovare il coraggio di ammettere i propri limiti e lottare per affrontarli? Ma si sa: a nessuno piace faticare. Ma una casa apparentemente meravigliosa costruita su stecchini usati come fondamenta, non può durare molto, e prima o poi crolla: la vita è la stessa cosa. Se costruisci una vita artefatta ad arte, che appare agli altri come meravigliosa, ma le tue fondamenta sono stuzzicadenti, la tua farsa non potrà certo durare in eterno.
E’ molto meglio una vita più modesta, fatta di successi veri, sudati e arrivati con il tempo che una vita fasulla creata “ad arte”: scappare in eterno, in fondo, non è possibile. E certa gente preferisce fare il proverbiale “orecchio da mercante” piuttosto che avere il coraggio di rendersene conto!