Il momento peggiore: la sera. Il momento in cui tutti i dolori, tutti i ricordi ritornano, prepotentemente, maledettamente, senza poter fare nulla…
Il momento peggiore: la sera. Un momento di assurdo dolore per chi soffre l’abbandono.
La sera è il maledetto momento peggiore per chi soffre l’abbandono: i silenzi si avvicendano e ti lasciano distrutto, e mentre vorresti dire migliaia di parole, di frasi, ti giri e non c’è niente, non c’è nulla, non c’è nessuno. Ci sei solamente tu ed il dolore che ti hanno inferto così gratuitamente. Prendi quasi la consapevolezza di essere stato un giocattolo nelle mani di altre persone, di altra gente, di chi non ha neppure avuto il coraggio di dirti ciò che aveva dentro: le consapevolezze fanno male, fanno sempre più male, ed il tempo che passa aiuta soltanto a renderti conto di tutto quel maledetto dolore gratuito, di tutto quel male che ti è stato fatto, di cui, ancora adesso, ti domani il motivo…
…Eppure tu hai soltanto fatto del bene! Hai sempre messo il cuore in tutto, hai cercato di superare e comprendere, di fare finta e passare sopra a tantissime cose, e tutto questo sempre e soltanto per amore, ma giunge, poi, un preciso istante in cui ti fermi, osservi, cerchi di capire, cerchi di renderti conto che le cose sembrano ben diverse rispetto a tutto quel cuore che hai impiegato tu, che hai investito giorno dopo giorno, istante dopo istante, e quel pensiero che tanto, troppo spesso torna e ti tormenta, rimane quello del modo in cui hai visto il tuo cuore usato come un triste giocattolo, da spaccare in due, in tre, in mille pezzi, senza nemmeno avere il coraggio di salvaguardare, di vivere, di tenere stretto a se… Il dolore è forte, e il silenzio della sera acutizza ogni singolo pensiero triste che la tua mente possa partorire: ricordi voci, riascolti vecchi vocali, guardi le foto, e una lacrima cade senza che nessuno se ne renda neppure conto. E in questo modo, i giorni passano, uno dietro l’altro, e chi soffre è soltanto chi, il cuore, lo ha messo davvero: sarà facile per chi ha vissuto un amore superficiale, simile ad un gioco, sorridere e ricominciare serenamente.
Questa gente, in fondo, non sa neppure cos’è il dolore: figurati se possono mai comprendere il male fatto agli altri…