Il primo pensiero, l’ultimo pensiero: dedicato a chi non ha saputo rendersi conto di quanto fosse importante essere il primo e l’ultimo pensiero di ogni giorno.
Il primo pensiero, l’ultimo pensiero: una forma d’amore che non tutti si rendono conto essere tale.
Il peso dei sentimenti si schiaccia contro la triste realtà: ripensare che eri il primo ed ultimo pensiero, ora, fa un effetto strano, quasi come vedere un paesaggio da dietro un vetro totalmente appannato. Fa strano soprattutto perché non riesci a renderti conto, a capacitarti di come possa essere stato possibile che tutto questo si sia volatilizzato, nascosto, in questa maniera: tutto inevitabilmente frantumato in mille pezzi per una tua scelta. Rispettosa, per carità, anche perché non posso certo fare altrimenti, ma tutto quanto diventa così maledettamente strano, così maledettamente insensato, e certe volte ti ritrovi a pensare, a rifletterci, e ti rendi conto che, probabilmente, molto di tutto quell’amore che avevi è andato inevitabilmente sprecato verso chi non ha saputo minimamente accettarne il senso, la forza, la bellezza. Un minimo sollievo è, forse, il rendersi conto che sei e sarai sempre tu ad avermi spinto tra le braccia di altra gente, ad aver spinto altra gente tra le mie braccia, e ciò che fa più pensare, riflettere e sorridere, è – più che altro – che nemmeno te ne rendi conto, sicuramente non adesso, sicuramente non in questo momento.
Ma arriverà un bel giorno in cui ti mancherà essere il mio primo ed ultimo pensiero, perché ti accorgerai che nessun’altra persona è stata più in grado di amarti come facevo io: me ne sono reso conto a poco a poco, quando ho visto quanta gente apprezzasse il mio cuore puro, i miei sentimenti veri, e tra quelle persone tu non c’eri, e a volte mi viene da pensare che non ci sei mai stata, e fa male averne la consapevolezza. Ho trascorso mesi brutti, pieni di quella sofferenza che sei stata proprio tu a donarmi attraverso la spietatezza innaturale di chi non mette mai il cuore al primo posto, ma sempre la testa, o, più probabilmente, un enorme caos in cui non sa neppure raccapezzarsi: però, ho capito che sei stata soltanto tu a non renderti conto di tutto quell’amore che era in me, che tanta gente vede, come vede la purezza del cuore che mi porto appresso in giornate piene di questo dolore che non auguro a nessuno. E non posso non rendermi conto di quanto faccia male questa indifferenza, ma, contemporaneamente, so che ci sono tante, tantissime persone che mi apprezzano, che apprezzano i miei sentimenti veri, e trovo gravissimo che tra quelle persone non ci sia tu: credo sia questa la base che userò per ripartire.
La consapevolezza che non ho mai messo il cuore al secondo posto. La consapevolezza che conosco un solo modo di amare: PER SEMPRE.