La tristezza di un amore sprecato, di un dolore così forte da sembrare irreale, di una rabbia che ti prende e non ti lascia, mentre resti solo in compagnia di te stesso…
La tristezza di un amore sprecato: non ho mai potuto perdonare chi spreca l’amore, chi spreca i sentimenti, chi si diverte ad ammazzare storie meravigliose e bellissime lasciandosi cullare dall’indifferenza, dall’inedia, dall’indolenza e dalla totale mancanza di voglia nel voler modificare le cose e renderle migliori. A volte, è come ritrovarsi di fronte a persone che non vedono altro se non se stesse, addossando, però, ad altri la responsabilità di quel dolore: eppure, dare la colpa ad altri è impossibile quando ci sono dati certi, sicuri, pratici, dimostrabili, di un vero spreco sentimentale, che cerco anche di comprendere, di capire, di giustificare, a cui cerco di dare un senso, ma che proprio non riesco a potermi spiegare in nessuna maniera!
Non è possibile frantumare i sentimenti in questa maniera, non è accettabile, giustificabile, perdonabile: non si tratta soltanto di una questione di rispetto verso l’altra persona, che ha messo in gioco se stessa, oltre a vari sacrifici e tantissimi sforzi per poter rendere migliore il tempo trascorso insieme, ma si tratta di rispetto anche verso quel progetto comune tanto a lungo desiderato, tanto voluto, tanto cercato, che non merita una fine così ingloriosa per tutto ciò che avrebbe potuto dare, per tutto ciò che avrebbe, ancora, potuto offrire. Non è accettabile veder sfiorire così tutto quell’amore senza dire nemmeno una parola, senza nemmeno fiatare: non è accettabile e non è nemmeno corretto proprio per rispetto di tutti quei sacrifici, per rispetto di tutto quel dolore, per rispetto di tutto quello che poteva ancora essere.
In luce di tutto questo, come è possibile perdonare ed accettare lo spreco di un amore?