L’ansia del quotidiano e di quel che non comprendiamo, come un’eternità di parole che fanno da sfondo al tempo di ogni giorno…
L’ansia del quotidiano e di quel che non comprendiamo, che sembra fare da cornice a questo tempo e al suo silenzio, alle sue paure e alle parole che non abbiamo detto o non abbiamo neppure voluto dire perché non era neppure il caso di farlo…
…Ma c’è qualcosa che ci accompagna nella vita di ogni giorno, come una paura che ci prende e ci rende protagonisti del nostro stesso vivere, della paura di osservare, di pensare, di lasciarci andare, come se qualcosa ci bloccasse. Una paura che non riusciamo a comprendere, come, d’altronde, sono tutte le paure, ovvero irrazionali, inspiegabili, e che trascinano la mente oltre il solco dell’immaginario per andare a finire a pensieri che non possiamo giustificare, che non riusciamo a spiegarci. Ed è proprio per questo che restiamo sospesi, tra ansie e paure, tra ricordi e idee, tra progetti e speranze, che talvolta, quasi sempre, neppure si avverano, e ci lasciano così, instabili, a cercare perché dove perché neppure esistono o neppure ci sono!
E allora, ecco l’ansia di ogni giorno, quella che ognuno di noi si porta con sé nel vivere di ogni singola giornata, anche quando neppure lo vogliamo, anche quando neppure ci rendiamo conto di lasciarci andare a quei pensieri e a quei silenzi. Ci portiamo addosso la zavorra della paura, del ricordare, del fiondarci verso ciò che non conosciamo, ed è esattamente questo che ci rende preoccupatomi, che ci lascia senza parole, ma con un pizzico di speranza, seppur velata, seppur nascosta, che ci portiamo addosso, anche se, a dire il vero, non lo ammettiamo poi così facilmente!
Eccola l’ansia del quotidiano, l’ansia di ogni giorno. Un sottofondo silenzioso che, qualche volta, torna a farci pesantemente compagnia.