Salute in pericolo per i più piccoli a causa dell’aumento dei casi di diabete infantile: gli esperti lanciano l’allarme. Ecco perché.
Salute dei più piccoli in pericolo: la Società Italiana di Diabetologia mette in guardia sui pericoli derivanti dall’aumento dei casi di diabete infantile, pari al 3% in più all’anno. 20.000 bambini, nel nostro Paese, colpiti da Diabete di Tipo 1, e il dato, purtroppo, è in crescita.
Per questo motivo partiranno, a breve, campagne di sensibilizzazione mirate, proprio per far conoscere a quante più persone possibili non solo l’attuale situazione, ma anche i metodi giusti per reagire ed evitare che il pericolo paventato dagli esperti si trasformi in una vera emergenza sociale!
Gli esperti commentano:
Questa campagna è alla sua seconda edizione; già la prima, che abbiamo realizzato qualche anno fa, ha avuto grandissimo successo, per cui si è deciso di replicarla con altre 5 tappe per il 2017. Anche la formazione del personale scolastico è fondamentale. L’inserimento del bambino con diabete passa da qui e dalla convinzione che non ha bisogno di misure di sostegno speciali, bensì solo di una sorveglianza consapevole. La gestione ordinaria del diabete oggi è resa molto facile dalla tecnologia e le possibili anche se improbabili situazioni di emergenza possono essere gestite da personale anche non sanitario adeguatamente formato. Inoltre, AGD Italia in collaborazione con il Ministero della Salute e dell’Istruzione, ha approvato un documento strategico, che divulgheremo durante questi appuntamenti nelle scuole, in cui viene declinato in modo chiaro e preciso il percorso da intraprendere per effettuare l’inclusione scolastica nel migliore dei modi. La parola chiave è «demedicalizzazione»: il bambino non va trattato come un malato, perché la sua patologia non richiede assolutamente la presenza di personale sanitario; altrimenti non si spiegherebbe come mai i genitori che non sono medici siano in grado di assistere i propri figli in condizioni di assoluta sicurezza. Ed è proprio per questo che l’insegnante ha il diritto di essere formato adeguatamente per poter svolgere il suo compito in condizioni di serenità e sicurezza.
Il dato davvero allarmante è il fatto che la malattia viene, sempre più spesso, riscontrata in bambini sotto i tre anni, sebbene il maggior numero di esordi della problematica si verifichino tra nove ed undici anni: inoltre, sempre secondo i dati, sono sempre più colpiti anche i giovani fino a quattordici anni.
Risulta quindi importante la grande opera di sensibilizzazione che si sta portando avanti, per essere consapevoli dei pericoli, e non farsi mai trovare impreparati! Complimenti, quindi, a chi porta avanti quest importante obiettivo, e, come sempre… Confidiamo nel progresso scientifico!